31 dicembre 2017

2017 alla fine.

Si arriva in fondo all'anno e si tirano le somme.
Nel corso di questi 12 mesi, in ordine sparso, ci sono state:





                                l'occasione, sfumata, di migliorare una certacondizionechenonmistabene ma purtroppo sonosfigatosenzasperanza e il tutto è finito con una brutta delusione che mi ha reso difficile gli ultimi due mesi dell'anno. Era il momento giusto in cui doveva succedere. Avrei potuto festeggiare i 40 anni in modo molto più allegro. Ma come al solito l'ho presa in quel posto...  è stato uno shoc, lo ammetto... ma ormai me ne sono fatto una ragione, si tira avanti, fino alla prossima.

                               l'occasione di combattere la mia misantropia, sfruttata solo in parte, che però mi ha permesso di vivere un'esperienza divertente e collaborativa, riallacciare due rapporti interessanti, conoscere una persona nuova che considero intelligente, e avere qualcuno con cui parlare delle mie menate (vedi sopra)


                               finalmente, dopo anni di tentennamenti, ho mollato l'eu*****b


                               in compenso sono diventato cliente S*y. Per il Milan in Europaleague, e perché l'anno prossimo si beccano anche la Champions in esclusiva


                              sono andato addirittura due volte allo Stadio! #forzalottavincerai


                              il Milan torna in Europa dopo 4 anni e finalmente veste una maglia decente! É stato esonerato un allenatore che consideravo valido, e ne abbiamo preso uno semiesordiente ma che sta dando un'impronta precisa alla squadra. La vittoria a Bologna in nove contro undici e il gol nel Derby di Cutrone sono stati i momenti topici.


                               
                                ho ripreso a correre (fare jogging... footing, come vi pare) con moderazione e stando attendo alle mie ginocchia con principio di artrite. Non ci speravo più, e la cosa mi pesava. Speriamo, come sempre, alla fine, non mi si ritorca contro.



                               anche in piscina ho risolto quel problema che avevo con occhialini/occhi/cloro. Certo, la soluzione non è la migliore, però... si prosegue con ritmo, voglia e volontà


                              ho seguito meno il blog: ho scritto pochissime StorieLLe © e postato poco FaPPete ©, proverò a rifarmi l'anno prossimo


                               Come si suol dire: spendo tutti i miei soldi in... il resto li sperpero... Mi è andata anche bene - sembra - nella mia inconsapevolezza... sto cauto, penso di proseguire, senza farla diventare un'ossessione, e di implementare. Come si suol dire, spendo tutti i miei soldi in... il resto li sperpero



                             è finito Rat-man, The Professor si è rivelato un'occasione mancata, ma ho scoperto Mercurio Loi, unico mensile che acquisto. Per il resto tpb o volumi inediti. Letter 44 è stata l'altra scoperta fatta.



                            Bevo meno birra, cerco di mangiare meno schifezze. Il peso non diminuirà, la panza neppure, ma almeno ci sto provando.



... arrivederci all'anno prossimo

10 dicembre 2017

R.I.P. August Ames

Doveroso salutare una beniamina di BloGGhete, vista QUI e di cui purtroppo non potremo vedere più nulla.
Addio August e grazie di tutto :-(


08 dicembre 2017

Amanda Lear - Comics




When I'm alone at night
Alone in my room
When I switch off the light
Then my friends walk in
And my party begins

Welcome home Lil' Abner and Snoopy
Tarzan, great to see you again
Hi Sheena, Barbarella, Modesty
Glad you could join in the fun
My friends are Superman and Linus
Dear Andy Capp and Doctor Strange
We talk and play all night between us
I'm not alone (you're not alone)
I'm not alone anymore

Welcome home Dick Tracy and Tom Mix
Gee, it's great to see you old man
Hi Mandrake, hello Flash Gordon
Glad you could come once again
There's Donald Duck chattin' up Blondie
Pravda and the Wizard of it
Batman and Robin the life of the party
I'm not alone (you're not alone)
I'm not alone anymore

Well, it's sure, it's a nice party tonight
All my favourite friends, are here
Did you remember to invite Charlie Brown
And Snowhite, Vampirella?
Can I get you a drink?

Welcome home Lil' Abner and Snoopy

Thank you for comin'
It's a lovely party

12 novembre 2017

faPPete - Pink

sta pure bene con lo sfondo del blog


Pink it´s my new obsession
Pink it´s not even a question
Pink on the lips of your lover,
´Cause pink is the love you discover
Pink as the bing on your cherry
Pink ´cause you are so very
Pink it´s the color of passion
`Cause today it just goes with the fashion
Pink it was love at first sight,
Yeah, pink when I turn out the light,
And pink gets me high as a kite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight
You could be my flamingo
´Cause pink is the new kinda lingo
Pink like a deco umbrella
It´s kink - but you don´t ever tell her
Pink it was love at first sight
Pink when I turn out the light
Pink gets me high as a kite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight
I want to be your lover
I want to wrap you in rubber
As pink as the sheets that we lay on
`Cause pink is my favorite crayon, yeah
Pink it was love at first sight
Pink when I turn out the light
Pink it´s like red but not quite
And I think everything is going to be all right
No matter what we do tonight

03 novembre 2017

StorieLLe: diario di un non morto





Com’è la vita da zombie? Non molto diversa da quella di una persona normale. Da umano avevo un lavoro. Mi venivano imposti obiettivi, dovevo centrare un risultato, altrimenti i miei capi si incazzavano. Avevo qualche hobby: leggevo, ascoltavo musica, serie tv. Ogni tanto una corsetta o un po’ di bici. Amici? Pochi. Più che altro conoscenti.
Dopo? Dunque: il mio lavoro è diventato, letteralmente, portare a casa la pagnotta. Dove, per pagnotta si intende… si, esatto, proprio quella. Carne umana. Voi. Che detto così suona macabro, vero? Però è una questione di prospettiva. Se si potesse comunicare con gli animali, praticamente gli direste le stesse cose che io dico a voi, e loro avrebbero la stessa reazione che state avendo voi. Perché, si, insomma, guardatela dal mio punto di vista: l’insegnante severa delle scuole medie? Antipasto di affettati nostrani. Il bullo delle scuole superiori? Penne al ragù. L’amico che vi ha rubato la fidanzata? Bistecca di manzo. E così via fino a completare un intero pranzo, dove ogni volta potete cambiare menù. Perché il lavoro, come dicevo (forse sono andato fuori tema?) è portare a casa la cena. Solo che mangerei in ogni momento del giorno, non solo alle ore dei pasti.
Ma procediamo con ordine: lavoro in un gruppo, una trentina di zombie. Abbiamo un capo, una donna, che per i parametri di voi umani, si potrebbe definire una pupa sexy: alta, magra, capelli lunghi scuri e carnagione sempre abbronzata. Ma io non sono umano, quindi che mi frega? Ad ogni modo, mi sembra di aver capito che si chiama Lora.
Ebbene, costei ci porta a spasso per il mondo, ora a piedi, ora a bordo di carri bestiame o stipati in container (a noi di viaggiare in prima classe frega poco), per poi nasconderci in magazzini o fabbriche in disuso. Alcune volte pure in stalle abbandonate, ma dopo che il crollo di una di esse ci decimò, decise di sostate solo in edifici un minimo stabili. Una volta capitammo in un albergo costruito a metà. Fu divertente. Lora ci piazzò a coppie, un maschio e una femmina, e ci ha detto “riproducetevi”. Ovviamente noi non facciamo quelle cosacce lì.
Il nostro capo vuole che il nostro gruppo sia composto da trenta, massimo quaranta elementi. Durante ogni raid capita che qualcuno di noi tiri le cuoia (è inevitabile, le nostre prede – voi – si difendono), e che qualcheduno si aggiunga (in genere i “pasti” lasciati a metà, o umani già morsi che sono riusciti a scappare). Lora ci conta e se decide che siamo troppi, elimina qualcuno, se siamo in pochi, nella spedizione successiva ci ordina di aumentare. Dopo il già citato crollo della stalla, facemmo ben due uscite dedicate unicamente al reclutamento, presso una palestra di crossfitness, la prima, e una scuola di arti marziali. Abbiamo rinnovato le fila.
Tra di noi c’è un elemento che al capo non sta particolarmente simpatica: una femmina zombie, bionda, vestita da infermiera (oddio, vestita si fa per dire… secondo me è un costume sexy da festa in maschera, anziché una divisa vera e propria). Si capisce che la odia perché la tiene sempre rinchiusa in una gabbia, che fa spostare ad alcuni di noi, durante ogni nostro movimento. Non la fa mai uscire nei nostri “raid”, e spesso le mostra pezzi di carne. Lei si sporge per raggiungerli, ma Lora glieli toglie da sotto il naso. Così l’infermiera sexy non si nutre, e geme e si lamenta per la fame. Che è quello che facciamo anche noi costantemente: gemere e lamentarci. Ma i suoi versi sono più fastidiosi. Da umana deve essere stata una vera bomba sexy: bionda, tette piene, culo sferico. Da zombie è ancora meglio: carnagione pallida, occhiaie profonde, occhi vitrei, e un paio di ferite sulla carne, ormai in cancrena, circondate da vistose macchie di sangue rappreso. Non so chi di noi l’abbia morsa e trasformata… se avessi una coscienza mia la libererei e ci scapperei insieme. Ma, come detto, non ho una vera e propria coscienza mia, e il capo mi fa troppa paura. Ci fa troppa paura…

02 novembre 2017

Queen - All Dead, All Dead



In altri casi avrei detto "perché se non oggi, quando?". Ma visto che la canzone parla di ben altro... la pubblico oggi lo stesso per assonanza.
E perché sono i Queen.

31 ottobre 2017

StorieLLe: Vita prima della lobotomia

PREMESSA: questa storia fa da prologo a quest'altra





 Sylvan era molto legato alla casa di campagna: una vecchia cascina di famiglia ristrutturata in modo che a ogni della famiglia spettasse il proprio appartamento. Siccome tra tutti i cugini Mortendorf lui era l’unico a non essersi sposato o fidanzato o ad aver fatto figli, poteva godere il proprio appartamento in solitudine. Quando la settimana lavorativa era andata male, aveva qualche menata per la testa, o semplicemente aveva voglia di farlo, prendeva macchina, portatile, un dvd e/o un libro e si nascondeva in quell’edificio antico ma solido in mezzo ai campi. Se poi una festività lo permetteva, non si lasciava sfuggire l’occasione di una lunga pausa dal mondo. L’unica compagnia che tollerava era quella dei familiari lì presenti per caso. Ma questi sapevano della sua indole misantropa e lo lasciavano sostanzialmente in pace. Se non era lui a farsi vedere volontariamente per giocare con un nipotino o per fare un saluto nessuno lo disturbava.
Quell’anno il primo di novembre cadeva di lunedì, così che si prospettava un bel week end lungo. Aveva già sentito gli altri parenti:
“Ciao! Ci vediamo in cascina il prossimo week end?” aveva chiesto a coloro che sapeva essere assidui frequentatori del luogo. Alcuni gli avevano risposto che avevano già preso precedenti impegni, altri che non sarebbero potuti andare per problemi più o meno strampalati… a quanto pare, incredibile ma vero, aveva via libera!
“Oh, mi dispiace, sarà per un’altra volta! Ho provato quella birra che… ti devo restituire quel libro che… Ti presto il film che…” aggiungeva alla fine di ogni telefonata, simulando in malo modo dispiacere e cercando di nascondere invece la gioia di vedere scomparire tutti i potenziali disturbatori dalla lista.




Il venerdì prese un permesso per uscire prima dal lavoro, e arrivò a destinazione poco prima del tramonto. Salì la scala esterna che portava al suo appartamento, al secondo piano. Si fece una doccia, tirò fuori una birra dal frigo e si mise a guardare un film scaricato da Internet: “Amazzoni Contro Valchirie”. Poco prima della metà, quando le bionde e alte valchirie stavano per avere il primo scontro con le brune e formose amazzoni udì arrivare dal cortile un misto di rombi di motore, musica tunza tunza a palla e voci di ragazzi. Terrorizzato si affacciò alla finestra, e vide tre veicoli da cui scendevano una quindicina di ragazzi e ragazze intorno ai vent’anni. Aprì la porta e si fermò sul pianerottolo a fissare, allibito, il gruppetto di giovinastri che a sua volta ricambiò altrettanto allibito.
“Bella zio!” fu la voce che ruppe il silenzio.
“È tuo zio?” disse un tizio alto a un ragazzo moro al centro del gruppo.
“Sì! Bella zio, preparati che tra poco inizia la festa!”.
“Ma cazzo, avevi detto che non c’erano adulti” osservò di nuovo il tizio di prima.
“Tecnicamente anche noi siamo adulti” osservò una ragazza mora.
 “E tuo zio è figo, può passare la serata con noi” aggiunse una bionda.
Il nipote di Sylvan si chiamava Marco, era al secondo anno di università, era il figlio del cugino Alberto, quello cui doveva restituire un libro.  Che gli aveva detto non sarebbe venuto perché in viaggio all’estero. Quindi il nipote che ci faceva lì?
“Ok, Marco, a dopo!” disse Sylvan rientrando in casa. Serata tutta per lui andata a puttane. Però la ragazza bionda gli aveva detto che era figo… un aiuto alla sua autostima… anche se ricevere da una forse-neanche-ventenne il permesso di partecipare a una festa che sostanzialmente si teneva in casa propria,  non era esattamente il massimo, in tal senso. Sarebbe sceso a salutare, a portare una birra, scambiare quattro parole di convenienza e poi se ne sarebbe tornato su. Le formalità sociali: quelle che aveva sempre odiato.

Si presentò con un cartone di birre e due sacchetti di nachos intorno alle 22.00. Notò che al gruppo si era unita un’altra dozzina di persone. Da come erano conciati era evidentemente una festa di Halloween: i ragazzi erano vestiti chi da vampiro, chi da zombie, chi da non si capiva bene cosa… uno si era messo addosso un lenzuolo con due buchi per gli occhi: un fantasma. Che originale. Le ragazze invece erano vestite da zombie (scosciate e scollate), da vampire (scosciate e scollate), da infermiere zombie (scosciate e scollate), e una, in particolare, da strega: con cappello a punta e abito nero (scosciato e scollato). Solo lui era vestito da persona normale, e si sentiva a disagio. Più vecchio degli altri, si sentiva a disagio. La musica era troppo alta e si sentiva a disagio. Le luci da due soldi lo infastidivano e si sentiva a disagio. Sentendosi a disagio, si sentiva a disagio. Cercò suo nipote per portargli le birre, sapere se la festa fosse di straforo o potesse parlarne tranquillamente con suo padre, salutare qualche amico, poi, sgattaiolare via.
Il suo disagio fu interrotto dall’avvicinarsi di una ragazza vestita da strega. La riconobbe, era quella che aveva fatto il commento sull’essere adulti.
“Buonasera signor zio” gli disse avvicinandogli la bocca all’orecchio per farsi sentire in mezzo al frastuono. Nonostante il tono alto, la sua voce risultò gradevole. Aveva anche un buon profumo, che in mezzo al tanfo di chiuso e sudato della stanza, risultò gradevole. La guardò in volto e notò sotto al trucco scuro, degli occhi neri profondi. Un finto neo sul lato sinistro del mento.
“Puoi chiamarmi Sylvan”.
“Con la ipsilon, giusto? Io sono Lora. Tuo nipote mi ha parlato molto di te” rispose la ragazza secca.
Sembrava più grande degli altri. Qualche anno in più. Poco meno di trenta. Cosa ci faceva in mezzo a quella marmaglia? Era forse la sorella più grande di qualcuno? Un’universitaria fuori corso? Una collega di uno dei pochi non sfaccendati che già lavoravano?
“Se cerchi Marco,  è già in gaina” gli disse ridendo. “A proposito, mettiamo le birre in frigo?” .
“Ah, sì, so dov’è” rispose lui cercando di non sembrare un totale imbranato.
“Ovvio” notò lei. “Dammi le patatine, le aggiungo a quelle già in tavola”.
“Sono nachos” la corresse cercando di non risultare saputello.
“Come?”
“No, no, niente, fai pure”.
Eseguite le relative operazioni, i due si ritrovarono più o meno in mezzo alla stanza. Gli altri partecipanti alla festa stavano “ballando” come si fa in discoteca. Qualcuno faceva da barista riempendo i bicchieri, rigorosamente di carta, con alcolici, succhi di frutta e ghiaccio, mentre uno pseudo dj alternava le canzoni, rigorosamente tunz-tunz da un mixer collegato ad alcuni amplificatori messi in punti strategici del soggiorno.
“A mezzanotte terrò una seduta spiritica, ci stai?”.
“Ah, io… potrebbe essere divertente. Sarà sicuramente divertente”.
In realtà non poteva fregargliene di meno, ma aveva risposto simulando il massimo dell’entusiasmo di cui era capace solo per educazione.
“Vado a prepararmi” disse allontanandosi improvvisamente.
Sylvan si sentì come se fosse stato scaricato. Rimbalzato da una ragazza più giovane di lui. E che comunque era quella, per età, più vicina a lui. Decise che sarebbe risalito in casa, ma non prima di aver scroccato qualcosa di forte. Si diresse così al “barista” della festa.
“Dammi qualcosa di forte”.
“Bella zio! Buttati nella festa! Viva lo zio!” urlò il giovane.
“Bella zio!” risposero i ragazzi nelle prossimità. L’urlo si estese a quelli a loro vicini e in breve si formò un coro da stadio che durò per quasi mezzo minuto.

Uscito all’aperto con il cocktail in mano rifletté su quanto fosse ridicola la questione. Un quasi quarantenne misantropo che evita come la peste ogni contatto umano diventa il centro di una festa di universitari. Trangugiò il cocktail tutto d’un botto. Non abituato alla gradazione alcolica gli scappò una smorfia. In quel momento gli spuntarono di fronte un mostro di Frankenstein e un vampiro, insieme a una bionda vestita da infermiera zombie. Riconobbe la ragazza che aveva detto che era figo. Non poté fare a meno di notare le sue tette esagerate.
“Oh, zio, raccontaci qualcosa di imbarazzante su Marco da piccolo, così lo pigliamo per il culo”.
Sarebbe sopravvissuto alla serata?

Intorno a mezzanotte vennero chiamati tutti a raccolta. Lora avrebbe inscenato una seduta spiritica con la tavola di oujia.
“Ouija? È tipo il quinoa?” chiese Sylvan, brillo e spaesato alla bionda di cui non aveva capito il nome.
“Nah, è una delle cazzate che fa quella darkettona del cavolo”.
“Non ti sta molto simpatica?”
“Non è quello… è che…”
“Ti ruba la scena?”
La bionda fissò Sylvan e lo prese per mano.
“Facciamoci un giro, ti va?”.
I due si allontanarono dal resto del gruppo in direzione di quelle che una volta furono le stalle e ora sono i garage del casolato.
“Qui non dovrebbe vederci nessuno” disse la ragazza slacciandosi la divisa da infermiera.
“Ehi ehi ehi” cercò di fermarla lui “Hai il doppio dei miei anni. No: io ho la metà dei tuoi. No: ciascuno ha la sua età che però è troppo distante da quella dell’altro.”
“Si si, certo credi sia la prima volta che mi scopo uno più grande?” disse lei slacciandosi il reggiseno che aveva l’apertura sul davanti.
Sylvan rimase a bocca aperta a guardare quelle tette enormi, rotonde, forse un po’ basse, con le areole grandi e i capezzoli ingrossati dal freddo.
“Ma sì che mi frega dell’età” pensò, e si avventò con mani e bocca su tutto quel ben di dio.
La bionda rise e lo lasciò fare per un po’, poi lo spinse contro la parete,  si inginocchiò e gli slacciò i pantaloni. Sylvan si appoggiò al muro per godersi il pompino, pensando a quando fu l’ultima volta che ne aveva ricevuto uno. Gratis. Ok, che ne aveva ricevuto uno.
Aprì gli occhi, e vide in controluce, poco distanti, un gruppo di ragazzi fermi a guardarli.
“Beh, cosa volete?” urlò.
La bionda si girò, si alzò e andò verso di loro coprendosi i seni ballonzolanti.
“Mettete via i cazzo di cellulari, vediamo di non fare gli stronzi come a ferragosto, ok?”
Si fermò minacciosa, e Sylvan, riallacciati i pantaloni si avvicinò per darle man forte. I ragazzi restarono silenziosi, come inebetiti. Noto come il trucco da zombie dei loro travestimenti fosse molto realistico. Puzzavano pure da cadavere. Già. Pure troppo.
“Zio… questi non sono i miei amici” disse la ragazza.
Quello più vicino a loro emise un rantolo, allungò le braccia in direzione della bionda senza nome e l’afferrò, cercando di morderla. Gli altri lo imitarono cercando di afferrare ancheSylvan.
“Cazzo, sono zombie davvero!” disse scappando, cercando di trascinare via anche la ragazza. I due corsero verso l’abitazione, all’esterno della quale un piccolo gruppo stava facendo la seduta spiritica di cui si era parlato.
“Aiuto”, urlò, “Ci sono degli zombie veri, dobbiamo scappare”.
Tutti lo guardarono sorpresi.
“È vero, guardate!”
La bionda mostrò alcuni segni di morso che aveva sulle braccia, sulle spalle e su un seno. La maggior parte della gente si fermò a fissarle le tette.
“Non distinguo i morsi del trucco del costume da quelli veri” si giustificò uno di loro.
“Quello sulla spalla è make-up, quello sulla zinna sinistra è vero” sentenziò Lora con uno sguardo sinistro.
Contemporaneamente, dalla casa uscirono di corsa altri ragazzi.
“Zombie, zombie dappertutto”.
Il gruppo si riunì a quelli della seduta spiritica e si ritrovò circondato da zombie: quelli usciti dalla casa, quelli del garage e altri che non si capiva da dove fossero arrivati.
“Ha funzionato” constatò Lora soddisfatta, e spinse la bionda verso lo zombie più vicino. Questo la assalì, imitato poi dagli altri che attaccarono gli altri festeggianti, eccetto Lora stessa.
Sylvan venne afferrato alle spalle, cercò di liberarsi e vi riuscì grazie all’aiuto di suo nipote.
“Cazzo, zio! Corriamo alle macchine!”
Sylvan seguì il consiglio, e insieme a una ragazza sconosciuta corsero verso la Ford del giovane, che una volta salito mise in moto, sgommò in partenza e schizzò verso l’uscita abbattendo cinque o sei figure incurante se si trattasse di zombie o altri ragazzi umani come loro.
“Che diavolo è successo? È stata Lora a chiamare questi zombie? Chi diavolo è quella ragazza?”.
“Non lo so” rispose Marco, “Ci vende l’erba e si tromba un nostro amico”
Il discorso venne interrotto dalla tipa in macchina con loro, che, sistemata sul sedile posteriore, iniziò a emettere suoni simili a rantoli. Sylvan la guardò e notò una vampira con occhiaie, occhi vitrei, morsi su collo e spalle circondati da evidenti segni di necrosi.
“Ehm, la tua amica si è travestita da vampira zombie, vero?”
“Non esistono le vampire zombie, zio. O vampire, o zombie”
“Marco, siamo nella merda!”
La ragazza, travestita da vampira e trasformata in zombie si avventò su Marco. Sylvan cercò di staccarla dal nipote e venne attaccato dalla ragazza, che lo morse più volte in faccia, sulle braccia e sulle mani. Marco intanto, perse il controllo della macchina che si schiantò contro un albero. Sylvan venne sbalzato fuori dalla violenza dell’urto, e perse i sensi poco dopo aver visto il veicolo prendere fuoco.


28 ottobre 2017

Eros Ramazzotti - Cose Della Vita




tipo che è il tuo onomastico ma lo stesso giorno compie gli anni uno famoso e nessuno di quelli che ti conoscono ti si fila ma si ricordano tutti di lui.
boh.
poi lui si sposa con una strafi che ha millemila anni in meno (e la tua età, tra l'altro) e un po' sulle palle ti sta. dai.
comunque adesso che è divorziato e che nemmeno a lui se lo filano più... di te non si ricorda più nessuno comunque.

22 ottobre 2017

Black Box Recorder - There Are The Things

Tipo che tu vai su youtube a  cercare tutt'altro, e trasversalmente scopri qualcosa di nuovo. O in questo caso di vecchio, perchè da Wikipedia annunciano che si sono sciolti già nel 2010, dopo soli tre album, l'ultimo dei quali uscito nel 2003.
Un peccato perché la voce della cantante e le atmosfere che le si potevano creare intorno risultavano interessanti.





A pint of milk–a loaf of bread-a magazine-on special offer
Check the weather forecast
Buy a new umbrella
Send a text message, take a shower
Meet me in the park, in half an hour
These are the things that keep us together
These are the things that keep us together
I love you I want you
Must have you I still love you
These are the things that keep us together
Make the bed, wash the sheets
Iron a shirt, try to eat
Check for e-mail, send replies
Set the video
Catch the headlines
Write a Get Well card, have a cup of tea
Think of you again, think of you
These are the things that keep us together
Uh huh
Another night with some old friends
I pray that it will soon be over
I'm not listening to them
Their laughter floats out of the window
I wish that they would leave, so I can go to sleep
And dream of you again
Until tomorrow
These are the things that keep us together
These are the things that keep us together
I love you I want you
Must have you I still love you
These are the things that keep us together
These are the things that keep us together
Uh huh

08 ottobre 2017

Topolino e il vandalo del plenilunio : 1985-2017

Topolino 1544 del 30 Giugno 1985.
Così recita il sommario di I Gialli Di Topolino 5, uscito a Settembre.
La storia è Topolino E Il Vandalo Del Plenilunio, e ricordo distintamente essere la prima storia di Topolino mai letta. Ricordo quanto mi dispiacesse non poter leggere l'inizio. Ricordo che non sapevo il significato della parola "plenilunio" e lo chiesi a mia madre. Ricordo anche che mi dispiaceva non avere il numero 1500 della serie, uscito praticamente un anno prima.
Ricordo però che da lì nacque il mio amore per il topo della Disney, che ho sempre prefito al gruppo dei paperi.
Per anni tenni i numeri del settimanale in stanza, attendendo con ansia le nuove uscite e programmando le riletture delle vecchie storie. Sì: le programmavo: prendevo un foglietto, ci scrivevo su: giorno X storia Y, giorno Z  storia W e lo appendevo al comodino, e prima di addormentarmi leggevo la storia designata. Intervallate agli altri settimanali che leggevo all'epoca (Giornalino su tutti, anche se non ne ero così fanatico). E ricordo anche che le mie preferite erano le storie con la macchina del tempo, quelle in cui Topolino e Pippo venivano mandati a spasso per la storia dai professori Zapotek e Marlin (i nomi potrebbero non essere stati scritti correttamente). Ad un certo punto arrivai ad avere la mensola della cameretta a ponte piena di costine gialle numerate (le più vecchie conlogo dell'editore Mondadori, le più recenti Disney Company Italia). Poi l'interesse sfumò: ogni tanto scroccavo l'albetto a mia sorella, poi quando smise di comprarlo pure lei, niente. Fino a qualche anno fa, quando, attirato dalle Topostorie, di cui sono acquirente occasionale, ricominciai a seguire le produzioni di Topolinia e Paperopoli: storie scritte per divertire e divertirsi, in contrasto con l'hype supereroistico ormai fine a sè stesso...
Recentemente la  Panini ha deciso di pubblicare questo mensile con le ristampe delle storie a caratere investigativo (nel primo numero hanno ripresentato un altro classico: la mitica storia di "aiotto"), e di queste, sì, sono lettore fisso.

24 settembre 2017

Rat-man, the end

E così è arrivato l'ultimo numero.
Rat-man Collection finisce, dopo vent'anni e qualche mese di pubblicazione da parte di Panini Comics.
Una fine "voluta": l'autore, durante varie conferenze, disse che prima o poi sarebbe arrivata la conclusione, "magari col numero 100".  E così, dal 96 in poi, iniziò il countdown. Invece, no, dopo il numero 100, nel 2013, mi pare, la serie proseguì. E tutti a chiedere: "ma quando finisce?", senza nemmeno commentare più le storie pubblicate. Un continuo "ma quando finisce?". Che invogliò l'autore a tirare tutti i fili della saga e concluderla con l'albo uscito in questi giorni. Adesso che non c'è più... saranno contenti, quelli che chiedevano di continuo "ma quando fnisce?".
Perché quando c'è una cosa bella, che mantiene un altissimo standard, tu ti chiedi quando finisce, non stai mica lì a sperare che prosegua il più a lungo possibile.
Comunque, finale bellissimo e commovente, serie che ha regalato risate, momenti di riflessione, storie bellissime e che ci mancherà.
Ricordo quando acquistai il numero uno (di quella che doveva essere una miniserie di quattro), all'edicola della metropolitana di San Donato (gestita allora da una ragazza bionda molto carina). Io guardavo l'albo, e lui guardava me. Io guardavo lui, e pensavo "lo compro?" e lui guardava me. Io guardavo lui, e lui guardava me dicendo "comprami!". Lo feci; due biglietti della metropolitana, e Rat-Man Collection 1. Letto durante il viaggio, ghignando come uno scemo. Il vagone era pieno, ma il posto di fianco a me restava vuoto.
Seguii la serie per anni, abbandonandola ad un certo punto per motivi economici. Appena ebbi un impiego stabile, recuperai gli arretrati. L'ultimo lo pagai ben 10€ ad una fiera... e poco dopo fu Leo stesso ad autografarmelo!
Ciao Rat-Man, mi mancherai. Ti meriti ora una bella rilettura da capo! 

19 settembre 2017

The Record Company - Rita Mae Young

Loro sono californiani. Hanno iniziato negli anni '90 facendo grunge (aaagh!), poi però quando ne è passata la moda si sono convertiti, con ottimi risultati al blues.
Questa è una delle loro canzoni che preferisco, ma non la prima in assoluta. La propongo perché mi piace il video (e se seguite il blog capirete perché...).
Cercate le canzoni suonate live durante il JAM IN THE VAN tour (praticamente hanno affitato un camper e l'hanno trasformato in un palco dove suonavano in giro per gli USA)






Good morning, Rita, don't you miss your wine?
Don't you miss your body being next to mine?
Got a hollow heart and I'm feeling wrong
Got a dollar in my pocket for a midnight song



When your lover's gone and the music's over
Oh no, don't wanna be alone any more
When your lover's gone, can't rest at night
Threading through the crowd in a low-tavern light



Yeah, she's gone, yeah, she's gone
My Rita was a light in my bright shining morning
Yeah, she's gone, yeah, she's gone
My Rita Mae Young


Good morning, Rita, hope you're doing right
I couldn't give you what you wanted, but you stayed on my mind
Got a tired heart, and it's been too long
Put a dollar in the jukebox for a midnight song
When your lover is gone, there's cloud in your eyes
It might be the bourbon, all the lies that you hide
When the evenings done, that feels warm
The soft southern air and a jukebox morning

17 settembre 2017

Be The Wolf - Bla Bla Bla

Cantano in inglese, ma sono italianissimi, di Torino, mi pare.
Li ho scoperti su Radiolombardia, nella trasmissione Linea Rock. Dove si ospitano ancora band emergenti nostrane. Anche se cantano in inglese.
Questa, insieme a Phenomenon, è la loro produzione meglio riuscita. Finora. Siamo solo al secondo album.






have some rest and some coffee yeah, i said have some rest and some coffee i'll give you a chance to do what you've told me just let's pretend we have things to do here look at you you're kidding other people with your attitude you're getting all you can and then you make a fool of nobody but yourself with your blah blah blah have some rest and some coffee yeah, i said have some rest and some coffee i'll give you a chance to do what you've told me just let's pretend we have things to do here feeling good highlighting others failures will not make you cool you try so hard to make yourself look more than a tool with you bullshit and your blah blah blah keep your treasure in your closet keep the feathers in your mouth you know, things can get a better taste if you just learn to keep them to yourself keep your treasure in your closet keep the feathers in your mouth you know, things can get a better taste if you just learn to keep them to yourself have some rest and some coffee yeah, i said have some rest and some coffee i'll give you a chance to do what you've told me just let's pretend we have things to do here look at you you're kidding other people with your attitude you're getting all you can and then you make a fool of nobody but yourself with your blah blah blah keep your treasure in your closet keep the feathers in your mouth you know, things can get a better taste if you just learn to keep them to yourself


02 settembre 2017

pareri: GLOW

Dalla stessa creatrice di ORANGE IS THE NEW BLACK, una storia anni '80  su una lega di wrestler femminile che ci da dentro di brutto!!!



Una metafora su un gruppo di donne che deve trovare l'indipendenza e il proprio posto nel mondo e lo fa con l'aiuto di uomini tutto tranne che affidabili [di solito gli uomini sono l'ostacolo... Qui il "cattivo" è uno solo, il marito della bionda (che non vuole che lei faccia wrestling impedendole di proseguire la sua carriera da attrice,
Il regista è un laido e usa lo show per raggiungere altri scopi, ma per lo meno sta dalla parte delle ragazze]io per "cattivo" intendevo "personaggio negativo che ostacola il/la/i/le protagonista/i/e".

in questo telefilm, il marito fedifrago ostacola la moglie, non solo perché la cornifica, ma perché non vuole che prosegua a fare wrestling, attività in cui lei ha ritrovato indipendenza economina, soddisfazione personale e celebrità.



Le escono solo in due purtroppo laugh2.gif wink_old.gif e non quella che speravo lo facesse... Per cui googlelatela 21vs.gif 

Direi che la prima stagione si chiude perfettamente
Con la protagonista meno protagonista che ci sia mai stata laugh2.gif 



01 settembre 2017

pareri; CRAZYHEAD

Una ragazza che fa la commessa in un bowling pensa di essere matta perché vede la gente sfigurata.
Poi incontra un'altra ragazza che ha il suo stesso problema che le spiega che la gente sfigurata è in realtà gente demoni che vorrebbero invadere la Terra. Così le due si alleano e...

A quanto pare ora c'è una nuova moda: il/la protagonista fa da spalla al personaggio intorno a cui ruota realmente la storia.




Come si sarebbe risolto il mistero della premonizione si era già capito.

La scena in cui lo spasimante respinto la inseguiva speravo finisse diversamente.


Epica la scena in cui il friendzonato si ribella... sarebbe stato un'ottimo villain per la seconda stagione... invece...

E sì, la ragazza sembra la risposta inglese a Buffy. Il problema è che per esserlo, dovrà fare molta strada ancora... 

Non è un brutto telefilm, ma si poteva fare meglio.

30 agosto 2017

recensioni: GIPSY

per farvi capire che questo mese di agosto ho fatto qualcosa....
spariamo un po' di pareri a caso facendo passare per recensioni...




visti i primi cinque episodi...
non succede nulla

'sta qui si fa i fatti dei propri clienti, e va a impelagarsi con i loro conoscenti...

... e tu speri che qualcuno la sgami... il tipo mollato, la figlia della vecchia, il marito... ma nulla...

sono al quinto episodio, ha già rischiato due volte, ma nulla.... salvata per un pelo...

... l'unica scena epica, per ora, è stata quando ha litigato con la mamma della compagna di classe della figlia...


speriamo che la segretaria strafiga del marito ci regali soddisfazioni

oh, nel primo episodio le ha uscite.
un'uscita laterale e da lontano, poi lei ce le ha piccole, quindi bisognava un po' immaginarsele...mi ha ingannato watts catiFa



29 agosto 2017

pareri: SATANICA, FINAL GIRLS, HYPERSOMNIA

HYPERSOMNIA (in spagnolo, sub ita)
un'attrice interpreta una donna rapita e obbligata a prostituirsi, e ogni tanto si vede proprio calata in quel ruolo. investiga e scopre che...
è un horror/pornosoft/rape&revenge che si fa guardare. nonostante l'avvio che si da un tono culturale alla fine è un po' terra terra. ottime attrici, e pure belle!




FINAL GIRLS
presa per i fondelli dei film horror
(su netflix girano sempre gli stessi attori; qui ce ne sono uno da modern family e una da arrested development)




SATANICA
a proposito di moder family, anche qui troviamo un'attrice del telefim, che in un viaggio a los angeles con amici, travisa una scena a cui assiste e si ritrova davvero nei guai...

28 agosto 2017

Oh! quanto tempo che non scrivo!!!

Eddai non arrabbiatevi (chi, poi?)
In questo mese di agosto, complici i 15gg di ferie (STRAMERITATI) non ho postato nulla di quello che speravo di postare...
Me la sono presa comoda...

Dunque, nel 2016 ho fatto una decina di giorni di ferie che scadevano a ferragosto.
Quest'anno due settimane piene, che iniziavano la settimana di ferragosto. In questi circa 365 giorni che han separato i due periodi di vacanza ho fatto la bellezza di:
1 giorno e mezzo a novembre
2 giorni a marzo
2 giorni e mezzo di malattia ad ottobre.
Per fortuna ci sono stati tanti ponti, quest'anno...

Quindi le mie ferie me le sono meritate e godute.
Ho sistemato un paio di cose che dovevo sistemare a casa (ovviamente molte altre restano incompiute), ho fatto shopping (l'Adidas si sarà arricchita grazie a me), ho ripreso a correre (si fa per dire...), sono tornato a vedere il Milan contro i macedoni... alla fine mi sono concesso qualche giorno in montagna.

Migliori delle ferie dell'anno scorso... e speriamo che l'anno prossimo siano ancora meglio!!!!!

06 agosto 2017

faPPete: Eiza Gonzales



E niente, sono preso dalle latine.
Su Netflix, in quest'estate bollente, mi sto dedicando a telefilm e telefilmetti horror con demoni, vampiri e simili.
Attualmente sto seguendo DAL TRAMONTO ALL'ALBA: LA SERIE, telefilm che riprende il film con Clooney di tipo vent'anni fa.
Da insipida pellicola gangsteristica con deriva inspiegabile horror nel secondo tempo, è venuta fuori una serie di un certo livello, che parte con qualche dubbio, poi ingrana, ma si impantana verso la fine.
La prima stagione ripercorre, con approfondimenti psicologici dei vari personaggi e qualche aggiunta, la trama del film. La seconda l'ho appena iniziata, e non so dirvi.

Però se pubblico questo post, è per parlare di lei: l'attrice che ha preso il ruolo già di Salma Hayek di Santanico Pandemonim (sì, c'è anche la scena della tequila dalla gamba, ed è un momento di ALTA regia!!!).
Una sgarzola latina mai vista prima, alta, magrissima, con tette normali che però in tutto quel magrore sembrano chissà cosa, e un bel culo.
E sexy, fatale, arrapante, mangiauomini (in tutti i sensi).









Milan - Craiova 2-0


Perché è una vergogna: 65.000 persone a vedere una partita di calcio, e nemmeno di quelle troppo importanti, ma invece in piazza a protestare quando i politici si alzano lo stipendio, nessuno!
E poi ci alzano l'età pensionabile, perché l'importante è il rinnovo di donaRRuma, che coi quei soldi invece di cercare acqua su marte,  ci costruivi i pozzi per i bambini affamati africani, che poi migrano qui a rubarci il lavoro.

Sì, tutto questo per pigliare per il culo i populisti anti-qualunque cosa non piaccia a loro, e per dire che, sì, una volta tanto sono andato alla stadio.
Giornata caldissima, dicono la peggiore di quest'estate esagerata (che però a me non dispiace, e se pensate altrimenti vi meritate il 2014), già dal tragitto in metropolitana si soffriva*. In secondo anello arancio, peggio, salvo quell'ondata di aria che arrivava ogni tanto. Fresca all'inizio, poi calda pure quella. Ma vabbè. Per fortuna ottima visione del campo, salvo che per vedere la porta sotto di noi dovete sporgerti... ma in quella porta ho visto segnare Bonaventura, e tutto va bene. Omini che passavano con birre in bicchieri di plastica (che solo per la sicurezza, sennò...), gente con la maglia originale sintetica, e quelli con la maglia tarocca ancor più sintetica.
Al ritorno linea rossa guasta, e trasbordo su pullman preso al volo (commettendo "trattenuta in area"), vicino al motore. Rientro. Tutto bellissimo.

*= c'era una bellissima ragazza (con fidanzato a seguito), e due che la guardavano e le davano il voto. Alla fine ha preso un nove perchè "sopra il nove non c'è niente". Secondo me era invalutabile: qualsiasi strumento di valutazione avrebbe sballato.

31 luglio 2017

pareri sparsi: VAN HELSING (il telefilm)

non affenzionatevi troppo a nessuno di loro...
interessane il clima post apocalittico, serie all'inizio un po' statica ma che poi si (s)muove. Non affezionatevi troppo ai personaggi perché sarà una carneficina laugh2.gif 

tanta carne al fuoco, quasi tutta ben gestita, con tanti colpi di scena e ribaltamenti di trama. Praticamente, se pensate che esistano anime pure... no, non risiedono in questo telefilm.

Tranne forse la protagonista. Che no, non sarà la Buffy di questo decennio: è più vecchia, non le frega nulla di salvare il mondo, vorrebbe salvare solo sua figlia... e non sembra avere la più pallida idea di quello che può fare... né di farlo.

finalone assolutamente clif hangeresco

14 luglio 2017

faPPete: Marisa (zia) ToMay



Quanti anni hanno le vostre zie? Sono vecchie bacucche che fanno fatica a stare in piedi? Bene: quella di Peter Parker lo è. Più che la cognata del papà, sembra la cognata del nonno.
Quanti anni di differenza avevano il signor Parker (mi pare Richard, ma non sono sicuro e troppo pigro per andare a controllare) e suo fratello, il compianto Ben?
Forse troppi. Bene, nell'ultimo film dell'Uomo Ragno (vedi post di ieri) viene messa una pezza a questa falla: la premurosa zia May, che ha cresciuto Peter dopo la scomparsa dei suoi genitori, che hanno provato ad ammazzarla una volta, ma era un'attrice geneticamente modificata, che hanno provato ad ammazzarla e due, ma Brand New Day, è stata ringiovanita, è stata resa giovanile, è stata resa svagata ma sempre affettuosa e dolce... la zia May nella nuova versione cinematografica è:

♥ Marisa Tomei ♥

e se non sapete chi sia andatevela a rivedere nelle sue migliori performance


Dicono che, ormai, i fumetti Marvel saccheggiano dai film. Beh, questa potrebbe essere un'ottima idea da saccheggiare.
E non solo: uno spin-off (una sit-com?) dedicata a una zia sexy che deve contenere il turbolento ragno-nipote e mantenere la sua identità segreta? Non ci starebbe bene?
Inoltre: negli anni '50 la DC Comics sfornava serie sulla fidanzata e sul miglior amico di Superman: un bel fumetto sulla zia di Spidey non ci sta? Quante copie venderebbe? Non risanerebbe l'ormai esausto mercato del fumetto ammerregano in America e all'estero?

Come nel film American Pie venne inventato il ruolo della Milf, qui siamo a una nuova svolta epocale: l'invezione della Ailf (che suona male... ma sicuramente qualcuno saprà trovare un termine migliore)



13 luglio 2017

Spider-Man: Homecoming



Inizia quest'anno il terzo filone cinematografico sulll'Uomo Ragno (scusate ma a chiamarlo all'ammerregana, seppure sia il nome corretto, non mi riesce). E lo fa riprendendo il personaggio da dove era apparso durante le scaramucce Vendicatoresche (anche qui...) di Civil War (che peraltro non ho visto).
L'homecoming è quindi il ritorno dell'arrampicamuri alla compagnia degli altri supereroi Marvel (anche se Forse Qualcuno, e pure di importante, manca).
E per fare ciò vengono messe da parte gli squilibri del personaggio visto nella versione Raimiana, e l'atmosfera cupa della seconda incarnazione. Qui Peter è un ragazzotto allegro e vivace, inserito in una scuola multietnica (praticamente lui è l'unico caucasico) che gioisce per l'utilizzo dei propri poteri e per essere stato chiamato dal grande Tony Stark/Iron Man a bazzicare con i suoi compagni di giochi.
Ovviamente le cose si incasinano, e dovrà vedersela con un Michael Keaton (già Batman e già Bird-Man) che vestirà l'armatura dell'Avvoltoio. E, vi assicuro, il colpo di scena nella seconda metà di film vi lascerà di stucco.
Un film ben fatto, con una piccola imperfezione, ma allegro, frizzante, che si lascia vedere e che fa voler vedere, e con una piccola grande ciliegina sulla torta...
Quanti anni hanno le vostre zie? 

... ma ne riparleremo a breve

27 giugno 2017

serenere

Nel 2003 si ICQ conobbi una ragazza siriana appassionata di italia: Milan e Tiziano Ferro.
Aveva imparato qualche frase in italiano grazie alle sue canzoni. Come abbia fatto non lo so perché a me sembra canti in una lingua assurda.
Poi mi è esploso il pc e quando l'ho ricomprato, l'ho cercata e mai più ritrovata...
Oggi, a distanza di quasi 15 anni, ogni volta che sento parlare al tg di siria cry_.gif o di una nuova canzone di tiziano ferro spero che stia bene sana e salva in qualche altra parte migliore del mondo



18 giugno 2017

Donnarumma non rinnova

Purtroppo mi tocca tornare a parlare di Milan per questa brutta notizia.
Brutta perché un ragazzo promettente, che ha sempre giocato nel Milan sin dalle giovanili, che ha sempre detto di voler rimanere nel Milan, che ha detto di volerne diventare bandiera se non capitano...
al primo rinnovo, consigliato da un vermilinguo sordido e laido, se ne va.



A me dispiace perché avrebbe dovuto essere uno dei perni su cui ricostruire la squadra...
Ma tant'è... se n'è andato Sheva... se n'è andato Kakà (entrambi sono tornati messi male), se n'è andato Pirlo... oggi (domani? l'anno prossimo?) se ne va anche lui.

Capisco la voglia di un giovane che sa di avere di fronte una carriera "lunga" in termini calcistici ma "breve" rispetto alla durata di una vita e che comunque potrebbe essere soggetta ad alti e bassi di capitalizzare al massimo la dote naturale di cui dispone.

Dispiace però che questo succeda dopo aver detto quelle parole e aver baciato la maglia dopo il famigerato rigore juventino...

La nuova società sta lavorando per un Milan migliore... era proprio questo il momento per andarsene?

Vabbè... guardiamo avanti, stanno facendo tanti acquisti, prenderanno anche un portiere nuovo. 

17 giugno 2017

FFS - Collaborations don't work

Sarà che c'ho messo due anni a scoprire l'esistenza di questo album... ma devo dire che mi sta piacendo moltissimo e non riesco a toglierlo dal lettore CD.

Tra le varie canzoni, questa è una di quelle che mi ha colpito di più. Sarà per la misantropia compulsiva che mi sta colpendo da qualche anno in qua...






Collaborations don't work
They don't work, they don't work
Collaborations don't work
They don't work, they don't work
Collaborations don't work
They don't work, they don't work
I'm gonna do it all by myself
I'm gonna do it all by myself
[x2]

Mozart didn’t need a little hack to chart
Warhol didn’t need to ask De Kooning about art
Frank Lloyd Wright always ate à la carte
Wish I had been that smart
Wish I had been that smart

[Chorus]

Collaborations don't work
You start off deferential
And strangely reverential
You both feel it's essential
Collaborations don't work
He's eyeing your new lover
Then one night you discover
Them underneath your covers

Collaborations don't work
Delaying your vacations
To sundrenched island nations
To seek some affirmations
Collaborations don't work
A colon or a comm
And then a drawn-out drama
Bring in the Dalai Lama

Where is this damn thing a-goin'?
Where is this going, someone tell me
Starlight, rub off on me
Star bright, rub off on me
[x2]

I don't need your patronizing
I don't need your agonizing
I don't need your navel gazing
I don't get your way of phrasing
I don't think you're really trying
What, pray tell, are you implying?

I ain't no collaborator
I am the partisan
Rebel in the rocks with dirty trousers, broken pistol in the hand
I ain't no collaborator
Hack my scalp if you think I am
I am a sadistic young usurper, a hand on your neck
Hand on your lover, oh, give the man a hand
I ain't no collaborator
I ain't no collaborator
I am the master, independent

If I ever need a father, it won't be you, old man