31 dicembre 2023

2023

 Questo post è come un assegno: retrodatato.

Infatti non avendo avuto l'ispirazione di scriverlo prima, lo faccio la sera del 1 Gennaio 2024, e lo daterò 31/12/23.

Considerato che il primo post scritto di mie mani sarà pubblicato il 18/01, credo che questo 2024 non avrà un vero e proprio primo post.

Ad ogni modo il 2023 inizia con un gesto di responsabilità verso la mia salute e quella altrui. Legata a una cosa che non vi dico ma che ho cercato di mantenere salutare durante l'anno. Ho resisitito fino a marzo/aprile, se non ricoro male. Ho reincontrato una persona interessante, e ne ho conosciute altre due. Con una di esse c'è stato un - chiamiamolo- impiccio, ma penso si sia risolto. Sono dell'idea, però sia meglio lasciare stare.

Lavorativamente parlando, sono di nuovo membro dei lavorati a tempo indeterminato. Non è il lavoro perfetto (quale lo è?) ma mi trovo sicuramente meglio rispetto a dove stavo prima. Se dovessi cambiare sarebbe solo per uscire dal mondo delle spedizioni, che non è proprio il massimo. Nel corso dell'anno se ne sono andate altrove due colleghe che erano la memoria storica dell'ufficio, e adesso ci stiamo reinventando, con risultati accettabili, direi.

Ho comprato ben 4 ciddì musicali, alla faccia di chi ascolta tutto in digitale, che mi sono piaciuti molto.

Con il black friday ho anche acquistato un walkman, da vero nostalgico.

Il Milan non ha combinato molto di buono, ma almeno l'intertriste non ha vinto la champiions.

Mi sono iscritto, con risultati modesti, a una app dove incontreresti gente che ama i giuochi in scatola.

Ho mollato il nuoto: un mattino di primavera mi sono svegliato con un dolore alla spalla destra, che diventava fastidio quando provavo a sollevare cose anche leggere. Visite mediche, antiinfiammatori, cerotti caldi ecc e il dolore si è ridotto a un fastidio occasionale quando faccio sforzi. In attesa di una seconda visita dall'ortopedico (prenotata a settembre ed ottenuta in febbraio) ho ripreso a correre (quello che oggi si chiama "running" ma una volta era "jogging").

Ho scritto pochissimo sul blog. Quest'anno cercherò di rimediare.


Alla prossima


26 dicembre 2023

BloGGhete presenta: iCOMICS 1

 Dopo averla regalata, #leggilammerda.


ICOMICS #1, edita da Kawama srl, nel lontano 2010. Tentativo della Scuola Internazionale Di Comics di fare spazio ai propri pupilli per farsi conoscere, dato che, come scritto nell'editoriale, all'epoca le riviste antologiche di fumetti stavano sparendo. Così troviamo al suo interno fumetti di vario genere e qualità:
bello Maat, SKP non ho capito una mazza, Caccia Al Drago ha una caduta di logica ( E oggi farebbe pizzicare il senso di ragno alle femministe), c'è un simpatico Provini di Bevilacqua e la prima parte di L'Indiana Bianca di Eleutieri Serpieri. C'è anche un breve fumetto sul tema arabo-israeliano che 13 anni dopo è ancora purtroppo troppo attuale.
Il tutto corredato da... Un articolo sul rugby (?) e una marchetta pubblicitaria per Radio Kiss Kiss (??) , la pubblicità di un gadget tecnologico (???) che non ha avuto successo visto che in questi 13 anni non ne ho sentito parlare, un racconto pieno di refusi di Alda Teodorani su un serial killer sul suo di un film di Dario Argento.
Ci si salva un po' con un articolo su david polonsky e l'intervista a Mauro tallarico, però oggettivamente, la maggior parte di tutto questo, cosa c'entra col fumetto?
Non lo definirei proprio #mmerda, certo si poteva fare meglio. Cercando di internet, la serie dovrebbe essere arrivata almeno al 6 albo. Spero che abbiano avuto modo di migliorare il tiro.
Lascio il link a una rece trovata su internet a questo albo, che condivido, anche se con toni meno cruenti.
Recensione iComics 1 - Kawama Srl

25 dicembre 2023

Buon Natale

 Quest'anno niente donnine sexy, ma un Babbo Natale con una renna particolare

 

questo mi sa che Rudolf se l'è mangiato 

18 dicembre 2023

BloGGhete presenta: IL MIGLIORE DEI MONDI

 Divertente film di maccio capatonda che stenta un po' a decollare ma che quando ingrana fa riflettere sulla società moderna e su come la tecnologia e i social ci abbiano cambiati




Uno dei pochi film italiani con attori convincenti (il fratello e la ragazza sono molto bravi)
(Quote qui sotto preso da WIKIPEDIA)

Nel 2023 l'esperto informatico Ennio Storto vive immerso nella tecnologia. La sua vita, monotona e priva di particolari emozioni, è scandita da social, pornografia online e assistenti digitali. L'unico rapporto stabile è quello con il fratello Alfredo, ex rivoluzionario e piccolo spacciatore che gestisce con lui il negozio di elettronica.

Nel tentativo di aggiustare un vecchio modem di Viola, una ragazza che fa parte di una comunità che vuole vivere con meno tecnologia, viene trasportato nel 2023 di un universo parallelo dove il progresso tecnologico, a seguito del Millennium bug avvenuto nel 2000 e del successivo caos, è stato bandito, rimanendo fermo agli anni '90.

Qui si innamora proprio di Viola, che in questo universo fa parte di una comunità che si batte segretamente per la diffusione del progresso tecnologico. Viola è in possesso di quel modem che è il solo in grado di riportare Ennio nel suo mondo. Gli amici di Viola, in particolare, rimangono strabiliati di fronte allo smartphone di Ennio.

Mentre l'uomo impara ad apprezzare i risvolti di una vita più "analogica", lui e Viola finiscono nel mirino della polizia, impegnata a reprimere qualsiasi forma di progresso. La ragazza muore dopo una sparatoria con la polizia e Ennio, dopo un periodo di scoramento, decide di tornare nel suo mondo (dove Viola è ancora viva).

Per farlo, l'uomo si fa aiutare dal fratello (che in questo universo riscopre la sua vena rivoluzionaria) e da Steve Jobs che, ancora vivo ed esiliato nei primi anni 2000 in un paesino italiano, riesce a riparare lo smartphone di Ennio e a rispedirlo nel proprio mondo.


 Film che porta anche a molte riflessioni:

la tecnologia ci ha resi più imbranati?

si stava meglio quando si stava meno meglio? (secondo me, sì)

certe cose che facciamo ora sono l'equivalente di cose che una volta non erano accettabili?


per gente come me che ha vissuto il passaggio tecnologico gradualmente, le risposte sono scontante, ma per chi è "nativo digitale", come si troverebbe a tornare indietro alla tecnologia di 20 anni fa?


17 dicembre 2023

BloGGhete consiglia: BECKER

 

Girando tra i canali di Sky, su Comedy, ho avuto modo di seguire questa serie:


Il dottor John Becker è un tipo tutt'altro che facile da trattare... Certo è un medico in gamba e dedito alla sua professione e ai suoi pazienti come nessun altro, però ha un pessimo carattere ed un'espressione perennemente accigliata. Persino i suoi amici più cari, dalla bella barista Reggie al cieco Jake, proprietario del vicino chiosco dei giornali, non sempre riescono a far breccia nella sua dura scorza di misantropo di professione, ma non si arrendono mai perché sanno che, sotto sotto, Becker ha un cuore d'oro.
Becker segna il ritorno alla sitcom del bravissimo Ted Danson, già colonna portante del classico Cheers (Cin Cin) dove interpretava il barista Sam, attore cinematografico di classe in commedie di grande successo (su tutte Tre scapoli e un bebè); la sua interpretazione esilarante di un uomo in perenne conflitto con un mondo che gli sembra sempre più folle e senza senso è stata molto amata dal pubblico americano che ha decretato il successo di Becker per ben sei stagioni, dal 1998 fino al 2004.


Serie andata in onda, quindi per sei anni, a cavallo tra i due secoli (millenni), ma di cui non sapevo nulla... Può essere considerata l'erede di  Seinfeld (c'è anche il jingle a ogni blocco pubblicitario).

Meglio tardi che mai.

Lascio una foto del cast al completo, magari approfondiamo alcuni... personaggie.




04 dicembre 2023

The Office (UK)

 



Tempo fa Vi avevo parlato di The Office, frizzante telefilm sulle (dis)avventure di una filiale di un'azienda che vende carta.

Ebbene: quella serie nasce da un'epigona britannica, solo due stagioni, per una dozzina di episodi.

Le idee e le treme di base sono simili, le risate sono le stesse. L'unica differenza è che la versione d'oltreoceano è molto più patinata: gli attori sono più belli, gli ambienti più gradevoli.

In quella inglese invece è tutto più grezzo, e vedere questa serie (arrivata precedentemente, ribadiamolo) dopo aver visto la cugina americana è... beh, quando meno straniante.