31 gennaio 2014

l'abbiamo scampata bella!!!!

Questo blog rischiava di diventare come questo paesello...  abbandonato! :-(


Oh, raga, abbiamo rischiato. Avete rischiato. HO RISCHIATO. Per qualche strano motivo Blogger non caricava più le immagini di BloGGhete dal mio pc. Gli ultimi tre post ho dovuto completarli dal lavoro!!! E capite che NON POSSO completare post con donne nude dal lavoro. Salvo voler essere bannato... ehm, licenziato. Che poi, oh, c'ho un'idea tutta mia a riguardo. Ma me la tengo per me.
Dicevo: BloGGhete rischiava... così mi sono lanciato alla ricerca in rete di forum per la soluzione dei problemi... e alla fine ho risolto (credo... si sa mai... non sono superstizioso ma scaramantico) scaricando Google Chrome. Mi sento un po' stranito, invero, ad avere questo nuovo browser... devo capire come funziona... ma l'importante è che BloGGhete sia salvo. Sarà perché la B di Blogger è la stessa iniziale di BloGGhete... sarà perché ho provato altri tipi di blog... oh, ma questo è (sembra essere) il migliore (salvo essere inadeguato con la mia versione di Internet Explorer...) per possibilità e realizzazione...
Raga, l'avventura continua!!!!!!

29 gennaio 2014

TtA #31 - Grand Guignol

GRAND GUIGNOL

La giovane venne trascinata violentemente dai due uomini deformi all’interno della stanza illuminata da un braciere che irradiava di luce scarlatta i cavalletti, i ganci e i numerosi strumenti di tortura che conteneva. Nel vederli, la donna iniziò a contorcersi ancora più forte di prima, e i due carcerieri dovettero aumentare la forza della loro presa. Quello più alto dei due, lo sfregiato, la afferrò per i capelli, e finalmente poterono trascinarla di fronte ad un terzo uomo, incappucciato e vestito con una tunica color porpora. La donna venne fatta mettere in ginocchio di fronte a lui, che si alzò dallo scranno su cui era seduto. Poté vederne il volto, e rimase pietrificata dall’orrore. Lui l’accarezzò e fece un cenno ai due servitori, che la sollevarono di peso e la portarono verso un tavolo al centro della stanza. Lei ricominciò a urlare e scalciare, ma dopo pochi secondi si ritrovò scomodamente incatenata alla superficie di legno duro e grezzo. L’uomo in porpora le si avvicinò e disse qualcosa in una lingua che non capì. Uno dei due servi, quello gobbo, le strappò la camicetta. L’uomo in porpora le sfiorò il reggiseno nero di pizzo, e disse di nuovo qualcosa di inintelligibile, e si allontanò. La ragazza scoppiò a piangere implorando pietà. L’uomo torno tenendo in mano un pugnale sulla cui impugnatura si riconosceva l’effigie di un serpente. Quando lo sollevò in aria la ragazza strillò e lo insultò, e questi vibrò il colpo verso il suo petto.

Il sipario venne tirato dal garzone, e il pubblico esplose in un boato. I due assistenti di scena liberarono Betty Sue, che si posizionò dietro al telo. Quando venne riaperto gli applausi del pubblico erano tutti per lei.

18 gennaio 2014

RAT-MANcentuuuuussssss!!!!!

Il bimestrale di Leonardo Ortolani, partito come semplice parodia di Batman, nel lontano 1989, e in edicola con inediti per la Panini (Paninicomics) dal 1997, ha toccato quota 100.


E come festeggiare tale traguardo? Con la morte di un personaggio? Con lo scontro finale con un malvagio? Con un nuovo costume? Nossignori: parlando dell'ultimo numero. Dovete infatti sapere che da anni, l'autore (completo: scrive le storie e le disegna) va dicendo in giro che "ogni fumetto deve avere una fine... Rat-Man finirà con il 100" (cito più o meno testualmente). Così, avvicinatisi al fatidico traguardo, l'autore ci racconta di come si sia sentito "costretto" a trovare il finale, e in girotondo di gag, battute e vecchie storie lasciate in un cassetto, arriva metafumettisticamente l'incontro tra il personaggio e l'autore... rivelandoci che tutto andrà avanti, perché di storie da raccontare ce ne sono.


la copertina




16 gennaio 2014

Il Capitale Umano




Prendere un romanzo amerregano e trasportarlo in Brianza. È (e non E') quello che ha fatto il registra Virzì con questo "Il Capitale Umano", dove la vita di due famiglie (e più persone ad esse collegate) viene stravolta da un incidente.
Film narrato a capitoli:
IL PADRE DI LEI è un baldanzoso imprenditore brianzolo che cerca "salire di categoria" e per farlo non esiterà a sfoderare tutto il repertorio di sfacciataggine, sfrontatezza, incoscienza e meschinità.
LA MADRE DI LUI è una bella donna, non più giovanissima, trascurata da un marito ultraffarista, che cercherà riscatto in un'impresa, che la farà sbandare e che poi fallirà con mille dispiaceri.
LEI, una stupenda Matilde Gioli, è brava, ma non quanto sembra, e lascerà un amore finito per un amore disperato.


Film fatto benissimo, recitato benissimo da quasi tutti gli attori, con personaggi ben studiati e azzeccati, ma che in alcuni casi calcano un po' troppo sull'accento brianzolo. Non c'è forse la colonna sonora che avrebbe meritato, e sostanzialmente ha due pecche:
- il finale non finale, nel senso che - non spoilererò - troppe cose non sono state mostrate o sono state lasciate in sospeso,
- la visione materialista, opportunista e quasi negativa che viene data della Brianza e dei suoi abitanti, intenti nelle loro opere meschine o inadatti ad affrontare la vita che gli si para davanti. Fa un po' dispiacere vedere, nei film italiani, "la gente del nord" venire tratteggiata come gli abitanti del Monte Fato. Nonostante quello che dicono gli attori, loro stessi "autoctoni".

13 gennaio 2014

Calendario??? ci riprovo ma...

Non so perché il blog non mi faccia caricare l'immagine...
E sì che tra quelle del blog e picasa c'è... anzi, ce n'è una per ogni prova fatta... oltretutto, la stessa immagine, ma con un ritocco diverso apparve altrove non capisco perché faccia i capricci.... forse perché il mio browser non è tra quelli preferiti di Blogspot??? Boh!



Ad ogni modo, stanco di ritentare invano, ecco il LINK, così che anche voi possiate godere del mio sforzo artistico.

EDIT: come leggereto dopo... sistemato!!!!

08 gennaio 2014

auguri a...DAVID BOWIE


David Jones - nato l'8 gennaio 1947 a Brixton, Londra - incide il primo disco nel 1964. La popolarità arriva col singolo "Space oddity" del 1969, brillante canzone di fantascienza dall'arrangiamento vagamente psichedelico. L'anno del trionfo è il 1972, quello del celebre ZIGGY STARDUST - album popolato da brani evergreen come "Rock'n'roll suicide", "Starman", "Suffragette city", "Five years" – che raggiunge il quinto posto in Gran Bretagna. ALADDIN SANE, uscito nell’aprile del 1973, è un disco di transizione, seppur avvalorato da canzoni quali "Panic in Detroit", "The Jean genie" e la splendida "Time". Dello stesso anno è pure PIN-UPS, album di cover.
Il maggio del 1974 segna la svolta dell’epico DIAMOND DOGS, album futuribile e decadente punteggiato da apocalittiche visioni post-nucleari. Memorabili la title-track, "Rebel rebel", "Rock'n'roll with me" e "1984". Dopo DAVID LIVE, l’anno successivo viene pubblicato YOUNG AMERICANS, che rappresenta il culmine dell’ossessione verso il soul e che contiene “Fame”- singolo scritto assieme a John Lennon e Alomar – prima hit nella top ten americana. Del gennaio 1977 è invece LOW, realizzato a Berlino con la collaborazione di Brian Eno.
Il successivo HEROES, giocato sulle stesse atmosfere ma meno claustrofobico, si rivela ancora una volta un grande successo. Sul finire del 1979, Bowie e Eno registrano LODGER, lavoro supportato da alcuni videoclip particolarmente innovativi come "DJ," "Fashion," "Ashes to Ashes" che diventano esempi di punta sul neonato canale musicale MTV. SCARY MONSTERS è l’ultimo album dell’artista per la RCA e viene realizzato nel suo periodo più innovativo.
Dopo alcune partecipazioni cinematografiche e qualche show a Broadway, Bowie ritorna in studio nel 1981 per la sua collaborazione con i Queen nella canzone “Under Pressure” e per il tema musicale del remake del film “Cat People”. Nel 1983 firma un contratto miliardario con la EMI Records e realizza LET’S DANCE, che diventa il suo album di maggior successo anche grazie allo style innovativo dei video per “Let’s dance” e “China Girl", entrambe canzoni che entrano nella Top Ten.
Seguono anni difficili, segnati da alcuni lavori poco apprezzati soprattutto dalla critica. Il 1989 è l’anno della risalita con la pubblicazione di SOUND+VISION, una box set compilation contenente alcuni dei più grandi successi dell’artista sia nella versione originale, sia in quella live. A questo progetto subentra quello che probabilmente è il peggior risultato nella carriera di Bowie, ovvero il gruppo Tin Machine, con il quale realizza tre album – due in studio e uno live – che nonostante le premesse non danno il risultato sperato.
Nel 1993 Bowie si dedica nuovamente alla propria carriera solista. Esce il sofisticato BLACK TIE WHITE NOISE, che purtroppo subisce una sorte sfortunata perché la casa discografica con cui viene realizzato – la Savage – dichiara bancarotta subito dopo la pubblicazione e del disco non si ha più traccia. Il 1995 è l’anno della reunion con Brian Eno: la collaborazione tra i due porta alla realizzazione di OUTSIDE, indicato dalla critica come un ritorno alle origini rock di Bowie. L’artista supporta infatti anche i Nine Inch Nails in tour nel tentativo – purtroppo fallito - di conquistare un pubblico alternativo.
L’eclettico artista torna nuovamente in studio nel 1996 ed esce con EARTHLING, album molto influenzato dal genere techno e dal drum’n’bass. Di tre anni più tardi è HOURS. Nel 2002 viene pubblicato HEATHEN in cui Bowie ritrova la collaborazione con il vecchio produttore Tony Visconti, che realizza il successivo REALITY, che esce nel settembre 2003.
David Bowie torna sul mercato discografico nel 2006 dopo alcuni problemi di salute - un'operazione per un angioplastica che lo aveva costretto a interrompere il tour del 2004. Si tratta però non di un nuovo disco, ma di un EP intitolato "David Bowie-Serious moonlight", che contiene i pezzi "Space oddity", "China girl", "Breaking glass" e di "Young Americans", che accompagna un omonimo DVD, testimonianza del tour del 1983.
Mentre tutti lo davano per ritarato, l'8 gennaio del 2013 - il giorno del suo 66simo compleanno - arriva a sopresa l'annuncio del ritorno: un nuovo singolo, "Where are we now?" e un nuovo album, THE NEXT DAY, prodotto da Tony Visconti, pubblicato il 12 marzo.                   

07 gennaio 2014

Marc Elsberg - BLACKOUT

Un semaforo che smette di funzionare all’improvviso... E, nel giro di poche ore, inizia a circolare la notizia che il blackout coinvolge l’intera penisola e che, come un’inarrestabile marea nera, si sta propagando anche in Austria, Germania, Francia… È come se un intero continente si stesse «spegnendo».

miglior libro 2013/14
Questa è la trama del libro che ho letto tra metà dicembre e i primi di gennaio... cosa che lo rende, di fatto, il miglior libro del 2013 e del 2014 insieme.
Un'angosciante cavalcata avanti e indietro per l'Europa, dove un italiano, un'americana, un francese, un tedesco e una svedese uniranno le forze per scongiurare un blackout (appunto) che potrebbe far collassare la civiltà e l'economia. L'autore si è adeguatamente documentato sulle centrali elettriche e le reti di distribuzione per fornirci un adeguato panorama di quello che succederebbe se a qualcuno venisse l'idea di spegnerci la luce.
Romanzo appassionante in cui la suspence si trasforma in ANGOSCIA, e non puoi posare il volume perché DEVI sapere come prosegue.
Quindi, SI, ve lo consiglio caldamente, ma, NO, non leggetelo prima di andare a letto. 
 
Ovviamente la cosa che piacerà di questo libro è che l'eroe è italiano: l'ingegner Piero Manzano, aiutato da una reporter americana e osteggiato da un accidioso francese, che gli sguinzaglierà contro un coriaceo tedesco, dovrà girare l'Europa per salvare il mondo e conquistare la bella svedese!!!!

06 gennaio 2014

Calendario???? Gennaio 2014

Sì, lo so, ci avevo già provato... non qui,  ma un pò più sotto....
per cui non faccio propositi che si sa come va a finire... fatto sta che ho trovato un calendario troppo bello, risalente però ad ormai qualche annuccio fa (dove sei stato nascosto tutto questo tempo?/come passano veloci gli anni!), che mi piace così tanto che ho deciso, con i miei "potenti" mezzi tecnologici di taroccarlo...

l'arte del tarocco non è roba mia