25 settembre 2011

Plankng, Plumbing e cazzate varie.

Dello ScarlettJohanssoning ne ho già parlato QUI (a tal proposito specifico che la N mi è rimasta nella tastiera... dando però un effetto IMHO più bello al titolo: scarlettjohASSoning, suona meglio, no?). Oggi volevo parlare di alcune divertenti pratiche ormai in voga su internet (abbiamo tutti diritto al nostro wharoliano quarto d'ora di celebrità, giusto? Altrimenti non avrei aperto un bllog) Innanzitutto la FONTE da cui estrapolo le cose divertenti, e tralascio con disprezzo quelle pericolose o soltanto stupide:


Planking
Il planking consiste nel farsi fotografare sdraiati in situazioni o luoghi insoliti. Ciò che potrebbe sembrare una moda innocua invece ha mietuto vittime e ha causato il licenziamento di più persone. La moda si è diffusa alla velocità della luce tramite i social network e purtroppo ha causato così tanti danni a cose e persone che in diversi Paesi la polizia stessa è intervenuta ad arrestare i più incauti.
ESEMPI

Owling
L'owling è uno dei più recenti giochi nati in Rete: da "owl", gufo in inglese, i suoi adepti si fanno immortalare accovacciati nei luoghi più bizzarri nella posizione del gufo: sul frigorifero, la scrivania dell'ufficio o il tavolo della cucina. Il pericolo deriva proprio dalla scelta del dove.
ESEMPI

Batmanning (e già qua, se non si sta attenti, arriva il rischio di farsi male)
Ecco l'ultima moda ispirata alle posizioni più strane e a uno dei super eroi più amati dai giovani, ovvero Batman. Questa volta la posizione è quella dell'uomo-pipistrello, ovvero appeso per i piedi e a testa in giù. I rischi del batmanning sono purtroppo ben più elevati del semplice sangue alla testa.
ESEMPI
Il batmnista più bravo :-P

Horsemanning
Questa moda non si è diffusa come altre del genere, in quanto richiede quel minimo di creatività e collaborazione tra persone che pare mancare totalmente ai praticanti di giochi più incauti. In pratica si tratta di farsi fotografare in posizioni in cui sembri di essere decapitati, in particolare con la testa e il corpo visibilmente separati. Ovviamente occorre che le persone fotografate siano due (una mostra il corpo, l'altra solo la testa) e che le posizioni e scene siano studiate in modo da dare questo tipo di illusione
ESEMPI
L'horsemanista più bravo

24 settembre 2011

scarlettjohassoning mica l'ha inventato lei!

Debbo riprendre questo post non per parlare ancora della stupenda Scarlett, ma per parlare dell'ormai diffusa moda di autoscattarsi come ha fatto l'attrice allo specchio. C'è adirittura un sito con la pretesa di raccogliere auto-fotografie di gente che imita la Johansson, come se questa moda l'avesse inventata lei. Se vi siete fatti un giro per internet negli ultimi anni avrete notato che sciacquette esibizioniste (ma anche sciacquetti esibizionisti) ce ne sono a bizzeffe. QUindi non capisco perché tutto questo stupore. Perché una persona famosa l'ha fatto? Ecchessarammai!!! Ad ogni modo una parte del sito è divertente.

19 settembre 2011

Fotovoltaico, pro e contro

Leggendo QUESTO, si direbbe "oh che bello", dopo anni stiamo vivendo una presa di coscienza ambientalistica sociale Peccato, che come al solito, si dice in giro solo quello che fa comodo sapere. Guardiamo QUA:
Se l'energia solare è annoverata tra le energie pulite, la produzione di molti componenti è molto dispendiosa in termini energetici e di inquinamento, in particolare di rifiuti tossici
QUI ci sono alcune interessanti considerazioni.
I pannelli solari fotovoltaici non usano combustibile per funzionare, non producono rumore e non emettono gas serra (o gas nocivi per l'ambiente). L’energia solare è considerata il simbolo per eccellenza dell'energia pulita e dell'energia rinnovabile. L'inquinamento nel luogo di installazione è pertanto minimo dal punto di vista dell'utilizzatore. L'impatto ambientale dei pannelli solari è invece concentrato nei luoghi di produzione dei moduli fotovoltaici (in fabbrica) e al termine del loro ciclo di vita come prodotto se non è predisposto un piano di smaltimento e di riciclaggio dei pezzi. Tenuto conto anche di questi aspetti i pannelli solari hanno comunque un impatto sull'ambiente inferiore rispetto a quello prodotto dai combustibili fossili che immettono nell’atmosfera enormi quantità di CO2 (anidride carbonica) e zolfo.
Fermo restando che i pannelli emettono in forma piu' o meno alta delle sostante tossiche (raramente radiazioni a bassa intensita, generata da materiali leggermente radioattivi), vi e' un problema di inquinamento elettromagnetico, dato che il campo elettrico generato dai pannelli si diffonde (come tutti i campi elettrici, impossibile che cio' non avvenga). Soprattutto nel caso di pannelli ad alto rendimento (e nel caso essi siano molto vicini alle persone) l'intensita' dei campi elettromagnetici puo' dar luogo ad alcune alterazioni biologiche. Si tratta di condizioni note gia' per chi si trova in prossimita' di tralicci dell'alta tensione, anche se raramente l'intensita' e' effettivamente paragonabile. Una curiosita': questo tipo di campi favorisce una rapida saldatura delle fratture! Risposta utente in data: 20101107 01:34:
Stando a quanto se ne evince, ok, meglio i pannelli solari che una caldaia a carbone, però attenzione, a cosa si fa, e come lo si fa.

18 settembre 2011

M. Mazzanti - Scacco Alla Regina

Inizia come un classico thriller con il consueto serial killer che va in giro ad ammazzar donne per farsi vedere in tv. Se non fosse che, più vai avanti, più fai caso ai dettagli più scopri che le cose sembrano non quadrare. Perché? Avete presente quando si dice "nulla è quello che sembra"? Ecco, in questa caso non è una frase fatta. Da un ascensore bloccato per un black out si scopre un segreto che va a coinvolgere mezzi di comunicazione, politca, media, camorra. Inizi a leggere, e non vorresti smettere mai. E da leggere ce n'è tanto! Forse l'unica pecca sono i dialoghi un po' troppo "ricercati" (quando uno parla non usa un registro così "alto", soprattutto se ti sta puntando una pistola contro...

17 settembre 2011

Fronte E Retro #7: Scarlett Johansson

FONTE Riprendiamo (riprendo, perché cazzo ho il vizio di parlare in plurale maiestatico, visto che non lo sono mai stato?) la rubrica con una nota attrice, portata alla ribalda da un colpo maestro (?) di qualche hacker birichino (e anche suo fan, magari) A quanto pare gli hacker hanno colpito, e fatto centro! Ci si potrebbe chiedere se non sia un'astuta operazione per farsi pubblicità o se non si tratti davvero di un'intrusione nei file personali dell'attrice, ma in fondo ai suoi fans poco importa. Certo, nel primo caso perché non fare una bella appariziona su Playboy, o meglio, Penthouse (ma vanno bene anche Max, Maxime, GQ...). In fondo, chissenefrega.





Biografia su Wikipedia altre immagini

08 settembre 2011

Tales To Astonish #13 - La Biblioteca

http://aspirantiscrittori.forumcommunity.net/?t=43799488 La biblioteca in cima alla collina era un luogo che mi aveva sempre affascinato. Perché situare una biblioteca in cima ad una collina? Metaforicamente ci innalzava? O più prosaicamente vegliava sulla città? Fatto sta che ogni volta che mi ci recavo là restavo ammaliato dal silenzio pieno delle persone che leggono, studiano o ricercano la sapienza, per un esame scolastico o per sé stessi. E poi mi piace anche la patina di polvere che i volumi più vecchi ti lasciano sulle dita. “Polvere di fata” diceva sempre Clara. Era la figlia dell’anziano custode. Neanche a dirlo sono sempre stato perdutamente innamorato di lei. Ci misi un anno per attaccare bottone, un anno per dichiararmi, un anno per decidere di andare via perché per lei ero solo un amico. Oggi, dopo dieci anni, sono tornato per il funerale del padre di lei. L’aereo non è partito, e sono arrivato tardi. Mi hanno detto che ha chiesto di me. Vuole che ci incontriamo alla biblioteca. Infatti adesso sono lì davanti. Il portone è socchiuso. Entro, ospite indesiderato, di un silenzio vuoto. Ci sono solo io. “Clara?” chiamo. In risposta odo solo il suono di un carillon. “Clara, sei tu?” ripeto a voce più alta. Decido di seguire il suono. Piano piano mi avvicino, cercando di fare piccoli rumori che preannuncino la mia presenza, per non spaventarla. Giro l’ultimo angolo, e chiamo, dolcemente: “Clara?”. Finalmente la vedo: una donna cui il tempo non aveva scalfito la bellezza. Seduta per terra, con in mano un carillon e accovacciato sulle gambe un libro. Un nodo mi si forma in gola, e le gambe iniziano a tremarmi. Mi sembra di essere di nuovo il ragazzino che l’aveva ammirata. “Ciao” mi disse con un sorriso. “Ti aspettavo. Siediti”. Mi accovaccio a terra insieme a lei, emozionatissimo. Resto in silenzio per alcuni minuti, ascoltando con lei la musica. Quando il refrain si conclude, mi guarda, sorride e chiude la scatola. Sto per parlarle, ma lei mi precede. “Ho pensato a te spesso in questi anni”, mi dice. Il mio cuore perde un colpo. Vorrei dirle qualcosa, ma non ce la faccio. “Saresti stato tu la persona adatta”. Ho la salivazione azzerata. “Lo vedi questo libro? Non ha pagine. C’è solo la copertina. Ogni custode di questa biblioteca ne riceve uno, e lo deve riempire. Deve trovare storie che lo emozionano, non devono essere necessariamente originali, ma scritte con il cuore. Non quei successi costruiti a tavolino, ma che vengano da dentro, naturali, spontanei.” Io la guardo, seguo le sue labbra, sento il suono della sua voce, osservo i suoi capelli ondulati, la linea della sua figura: il seno rotondo, la vita stretta, la curva dei fianchi. Si alza, agile e mi tende la mano. Io la imito, goffamente, e le porgo la mia. Attraversiamo la biblioteca, verso il bancone. Lei, leggiadra, quasi danzando sulle punte, io barcollando, incerto, insicuro. Arriviamo lì, e mi guarda. Tira fuori un altro volume. “Questo è quello che riempì mio padre, nei suoi anni di lavoro. Ora la biblioteca ha bisogno di qualcun altro. Ha deciso che è il tempo di raccogliere nuove idee, nuove sensazioni, nuovi punti di vista”. Credo di capire dove voglia arrivare. “Voglio che tu lo faccia con me” mi dice. Io non so cosa rispondere, non so cosa fare. Dovrei mollare il posto sicuro al lavoro, la moglie, gli amici? Per il mio sogno di gioventù? Poi ci penso: il lavoro mi fa schifo, mia moglie non la guardo più in faccia, gli amici sono solo una scusa per uscire di casa e stare lontano da lei e ubriacarmi per non pensare al lavoro. Così finalmente riesco a spiccicare un monosillabo e le dico semplicemente di sì. Lei mi abbraccia e mi bacia. Forse sono ritornato al bivio dove ho fatto la scelta sbagliata e la mia vita ha iniziato a fare schifo. E ho l’occasione, se non di ripartire da zero, per lo meno di rimediare.