30 giugno 2013

Fd'I - Italia - Uruguay vinta ai rigori

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L'Italia di Cesare Prandelli fa sua la "finalina" contro l'Uruguay e si aggiudica la medaglia di bronzo della Confederations Cup 2013. Dopo il 2-2 maturato nei 90' ed il nulla di fatto dei tempi supplementari, sono stati ancora una volta i calci di rigore a decidere l'esito finale. Sconfitti dalla Spagna, questa volta gli azzurri sono stati premiati dalla lotteria dei tiri dal dischetto.

 
Decisive le parate di Buffon sul primo penalty di Forlan,sul penultimo calciato dal suo compagno nella Juve Caceres e sull'ultimo di Gargano. Per l'Italia l'unico errore è stato quello del giovane Mattia De Sciglio.

 
Nei tempi regolamentari Prandelli aveva puntato ancora sul 4-3-3 rilanciando El Shaarawy a sinistra con Gilardino al centro dell'attacco e Diamanti a destra. In mezzo De Rossi vertice basso, dietro Chiellini nuovamente al centro. Vantaggio azzurro nel primo tempo grazie ad Astori, che sulla linea di porta doveva solo appoggiare in rete dopo la punizione di Diamanti che dal palo era carambolata sulla schiena di Muslera.

 
Dopo il pari di Cavani a inizio ripresa l'Italia era tornata avanti con una magistrale punizione ancora di Diamanti, ma lo stesso Cavani aveva siglato anch'egli su punizione il 2-2 con la complicità di un Buffon non del tutto reattivo.

 
Nei supplementari squadre stanchissime e Italia in trincea dopo l'espulsione per doppio giallo di Montolivo. Inutile sperare in qualciosa di meglio dei rigori, tramutatisi poi in medaglia di bronzo.

28 giugno 2013

Fd'I - Italia-Spagna persa ai rigori

La Spagna si è qualificata alla finale di Confederations battendo 7-6 ai rigori l'Italia. I tempi supplementari si erano chiusi sullo 0-0. L'Italia esce a testa alta. Azzurri da sogno, mettono in difficoltà la Spagna e nei tempi regolamentari vanno vicini al gol con Gila, Giaccherini e De Rossi. La Nazionale fa la partita anche nel secondo tempo, che finisce 0-0. Poi i supplementari e infine i rigori, dove gli azzurri escono sconfitti 7-6 con l'errore decisivo di Bonucci

Un'Italia didattica affronta e gioca alla pari con una Spagna narcolettica, con il tifo brasiliano a nostro favore perché in finale saremmo gli avversari meno forti. Questo il riassunto di ieri sera, dove la bella prestazione azzurra viene oltremodo esaltata dai presentatori RAI. E così i catalani raggiungono l'ennesima finale, contro i padroni di casa che hanno giocato un giorno prima e non hanno dovuto tirare fino ai rigori.
Beati loro.

23 giugno 2013

Fd'I - Italia-Brasile 2-4

Ecco, come volevasi dimostrare: questa partita l'ho vista e l'abbiamo persa!!!!
Trattenuto in casa (il sabato sera) dai malanni di 'sti cavolo di condizionatori d'aria (dicevo che l'estate non era arrivata, pochi post fa, vero?), ho deciso di visionare il match nella speranza di veder calcio spettacolo.
 
 
Ebbene: per i primi tre minuti italiani che sembrano aver dimenticato il concetto di "pallone" e di come lo si utilizzi e si fanno rinchiudere nella propria tre quarti a causa di passaggi sbagliati, stop approssimativi e tanta tanta soggezione (va detto che giocare in Brasile contro il Brasile...).
Poi si ricordano come si fa a giuocare al giuoco del pallone, e il primo tempo prosegue equilibrato fino al gol di Dante (l'altra pippa del Bayer campione d'Europa, insieme al fratello di Boateng).
Ripresa in cui l'Italia si fa baldanzosa, rischia di subire il secondo gol e invece realizza il pareggio...che dura quattro minuti: uno stupido fallo dal limite e Neymar Jr ci infila con un diagonale preciso su punizione. Alta scioccchezza e subiamo l'1-3. Qui il Brasile si chiude, e noi attacchiamo. 2-3 (che poi il gol sarebbe stato da annullare perché l'arbitro aveva assegnato rigore su Balotelli prima ancora che Chiellini tirarasse....)!!!! Peccato che proprio alla fine si prenda il 2-4. E i giornali e telegiornali gridano all'impresa di un'Italia che tiene testa al Brasile. Ma dai. Ora in semifinale, probabilmente, la Spagna, che l'anno scorso ci ha dato quattro pere in finale dell'Europeo (che ci ha fatto finire qui a prendere quattro pere dal Brasile, ricordiamolo).
Io la vedo male...

21 giugno 2013

Confedereation Cup: mentre noi guardiamo le partite...

Mentre noi ce ne stiamo spaparanzati in poltrona con birrozzo e patatine, in Brasile, fuori dagli stadi, qualcuno sta facendo valere i propri diritti contro gli organizzatori della manifestazione, che invece di portare benefici alla popolazione, ne ha fagocitato il denaro, che avrebbero dovuto usare per la sanità, la sicurezza, i  trasporti pubblici.

http://notizie.virgilio.it/esteri/brasile-proteste-senza-fine.html


Non si fermano le proteste in Brasile contro le spese per i Mondiali di calcio e contro la corruzione dei politici. A scatenare il caos l'aumento dei prezzo per i trasporti pubblici. Ma neanche lo stop ai rincari ha fermato la discesa in piazza dei manifestanti in tutto il paese. La presidente, Dilma Rousseff, ha convocato venerdì mattina alle 9.30 (le 14.30 in Italia) un gabinetto di crisi con i ministri più vicini. La scorsa notte sono scese in piazza almeno 500mila persone. E si è registrato il primo morto a Ribeirao, dove un manifestante è deceduto dopo essere stato investito da un auto.




Mentre negli stadi si esulta e gioisce per le partite della Confederations Cup, nelle strade la situazione si è fatta incandescente. La presidente Dilma Rousseff ha prima annunciato di aver annullato il previsto viaggio di a Salvador, nello stato di Bahia, e la prevista visita ufficiale in Giappone della prossima settimana. Quindi ha convocato il gabinetto di crisi



A Rio de Janeiro, un pulmino della rete tv SBT è stato dato alle fiamme e cinque tra giornalisti e operatori sono rimasti lievemente feriti. La polizia, che ha usato mezzi blindati, ha caricato i manifestanti che lanciavano molotov contro la sede del comune, già bersaglio di violenze nei giorni scorsi. Alcuni manifestanti sono rimasti feriti da pallottole di gomma, così come un giornalista di GloboNews. Numerosi gli episodi di saccheggio.



A Brasilia, circa 25 mila manifestanti si sono accampati sul prato di fronte al parlamento nazionale. La polizia militare ha circondato il palazzo di Planalto, sede della presidenza, e ha usato gas lacrimogeni. Alcune frange violente hanno lanciato bombe molotov contro la sede del ministero degli Esteri, ma il principio di incendio è stato prontamente domato dai vigili del fuoco. I manifestanti hanno lanciato pietre contro le vetrate dell'edificio, mandandole in frantumi.



A San Paolo, circa 30 mila persone hanno invaso l'Avenida Paulista, principale arteria della città. Alcuni esponenti del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) della presidente Dilma Rousseff sono stati spintonati e allontanati. I manifestanti hanno anche bruciato bandiere del Pt.



Scontri tra polizia militare e manifestanti anche a Salvador de Bahia, dove si è giocata la partita Nigeria-Uruguay, valevole per la Confederations Cup. Gli agenti hanno caricato per disperdere la folla che si dirigeva verso lo stadio. Momenti di tensione e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si segnalano anche a Belem, Porto Alegre e Campinas.


Giusti o sbagliati che siano i metodi di protesta, è da segnalare la protesta di un popolo da sembre stereotipizzato come "calcio e nullafacente"


20 giugno 2013

Fd'I - Italia - Giappone 4-3

Neanche 'sta volta ho visto la partita. E visto che porta bene potrei decidere di non vederne più...



Pazza Italia…Soffre, va sotto di due goal, rimonta e capovolge il risultato, si fa di nuovo raggiungere e nel finale ottiene la vittoria grazie a Giovinco. Questo il resoconto dell’entusiasmante 4 a 3 ai danni del Giappone, che regala alla squadra di Prandelli la prima qualificazione alla semifinale di Confederation, dopo che nel 2009 gli azzurri erano stati eliminati nel girone.
Ed ora, sabato alle ore 21, sfida che vale il primo posto con il Brasile, che ha battuto 2 a 0 il Messico. Per Prandelli, statistiche alla mano è la 20° vittoria in 40 gare, la perfetta metà (le altre 20 gare son frutto di 12 pareggi e 8 sconfitte).
FORMAZIONI - Prandelli rispetto alla gara contro il Messico cambia solamente due pedine; Maggio ed Aquilani prendono il posto di Abate e Marchisio nel 4-3-2-1 con Balotelli riferimento offensivo. Sull’altra sponda, Zaccheroni risponde con un 4-2-3-1 offensivo.
PRIMO TEMPO - Parte fortissimo il Giappone che nei primi 8’ mette i brividi a Buffon in due occasioni, prima con un colpo di testa di Maeda (5’) e poi con una fucilata di Endo (8’) che termina alta. L’Italia fa fatica a tenere il ritmo del Giappone, che tiene il pallino del gioco e al 17’ ci vuole una paratona di Buffon sul sinistro di Kagawa dal limite a negare la gioia del goal. Ma è un’illusione perché il vantaggio giapponese arriva al 21’. Retropassaggio errato di De Sciglio per Buffon, con Okazaki che ne approfitta e viene messo giù dallo stesso portiere azzurro. E’ calcio di rigore. Dal dischetto Honda non sbaglia.
Prandelli è infuriato e alla mezzora toglie uno spento Aquilani per Giovinco, ma tre minuti dopo (33’) il Giappone raddoppia con Kagawa che in area di rigore si gira e al volo batte Buffon. L’Italia prova a recuperare e gli ultimi dieci minuti della prima frazione sono di buona intensità. Al 41’ De Rossi (diffidato, ed ammonito poco prima, salterà la sfida con il Brasile) con un preciso colpo di testa su calcio d’angolo di Pirlo riapre il match siglando il 2 a 1, mentre prima del riposo (46’) Giaccherini colpisce il palo con un sinistro da dentro l’area.
SECONDO TEMPO - L’Italia rientra dagli spogliatogli trasformata e nel giro di appena 7’ capovolge la situazione. Al 50’ Giaccherini se ne va sul fondo, serve il pallone in mezzo per Balotelli, che però viene anticipato da Uchida che in scivolata fa autogol. Non passano nemmeno 2’ e l’Italia ottiene un calcio di rigore per fallo di mano di Hasebe su conclusione di Giovinco. Dal dischetto va il solito Balotelli che non sbaglia e fa 19 su 19 dagli 11 metri. L’Italia è in vantaggio, ma il Giappone dopo un po’ di sofferenza si torna a far pericolosa con una conclusione di Honda (61’). Al 69’ il Giappone trova il 3 a 3; cross di Endo e Okazaki di testa batte Buffon. Nel finale, la gara si fa ancora più emozionante con continui capovolgimenti, ma è il Giappone che sfiora in due circostanza il 4 a 3. Prima è Honda ad impensierire Buffon, poi un doppio legno (palo e traversa).
A quattro minuti dal 90’ l’episodio che decide il match: De Rossi serve Marchisio che si invola sulla destra e mette il pallone in mezzo all’area per Giovinco che tutto solo fa 4 a 3. Sembra finita, ma non lo è, perché c’è ancora da soffrire come al minuto 88’ quando il Giappone si vede annullare per fuorigioco il goal del possibile 4 a 4, dopo che Honda aveva colpito la traversa. Dopo tre minuti di recupero esplode la gioia italiana, che vola per la prima volta in semifinale di Confederation.
CHIAVE - Con le ultime energie il goal vittoria del 4 a 3 ad opera di Giovinco. Bella l’azione partita da De Rossi, con Marchisio uomo assist e Giovinco abile a buttarla dentro.
MOVIOLA - Sufficiente la prova dell’argentino Abal. Giusti i due rigori assegnati: sia quello per fallo di Buffon su Okazaki (tocca pallone e giocatore) che quello per fallo di mano di Hasebe. Per il resto vede bene, insieme alla sua terna, il fuorigioco al minuto 89’ quando annulla il goal al Giappone. Corretti anche i quattro gialli.
Fonte: GOAL.COM

18 giugno 2013

Fronte & Retro Annual 2013 - lettura ragionata delle immagini e della fagiana

 

la statua in secondo piano, pone un paragone tra la bellezza "antica", e quella moderna, rappresentata dalla modella in primo piano. L'albero sullo sfondo rappresenta la natura, unico vero paragone di bellezza ammissibile, indipendentemente dall'epoca e dai canoni estetici in corso.



la forma fallica delle inferriate dietro a cui è raffigurata la ragazza è un doppio richiamo sessuale.



Bello lo sfondo, bella la tipa, ma la posa è volgarissima. È un pornazzo. Punto e basta e niente di artistico

17 giugno 2013

Fd'I 2013 - Italia-Messico 2-1

Non ho visto la partita, ero fuori a mangiare... cmq riporto fedelmente da Virgilio quanto sotto.
Una riflessione interessante: l'Italia partecipa alla Confederations Cup in quanto seconda classificata all'Europeo 2012: la Spagna, vincitrice di tale competizione (sigh!), essendo già campione del Mondo, ha liberato un posto per gli Azzurri. Secondo me sarebbe stato più corretto che vi partecipasse l'Olanda, finalista contro gli spagnoli della Coppa Del Mondo 2010, ma tant'è...

SuperMarioBalotelli... non ci credo che non sa che se ti togli la maglia vieni ammonito... :-(


PENNELLATA DI PIRLO - La cronaca. Il primo tempo è quasi un monologo italiano: gli Azzurri pressano alto, portando gli avversari a commettere numerosi errori di impostazione, e spingono sulla fasce, soprattutto a sinistra con l'asse De Sciglio-Montolivo. All'Italia manca solo un po' di cattiveria in fase realizzativa ma al 27° ci pensa Pirlo su punizione conquistata da Balotelli a battere Corona, sbloccare il punteggio e festeggiare nel migliore dei modi la 100^ presenza in Nazionale.
 
BARZAGLI SBAGLIA - Dal canto suo il Messico si fa vedere pochissimo, non riuscendo a costruire da dietro per il pressing italiano e non potendo affidarsi ai lanci lunghi visto che Hernandez deve chili e centimetri a Barzagli e Chiellini. Gli unici due lampi centroamericani arrivano al 10°, con una traversa colpita da Guardado con un tiro da fuori area, e soprattutto al 32°, complice in questo caso Barzagli, che prima pasticcia nel controlo del pallone e poi stende in area Dos Santos, causando il rigore che Hernandez insacca spiazzando Buffon.
 
DECIDE BALOTELLI - Nonostante un risultato che le sta evidentemente stretto, l'Italia non demorde e rientra in campo con immutata grinta e chiude i messicani nella loro metà campo, sfiorando il gol con un tentativo di Montolivo e un'altra punizione di Pirlo. Il risultato, però, non cambia e allora Prandelli prova a inserire Cerci per un altalenante Marchisio, per un 4-3-2-1 che assomiglia decisamente ad un 4-3-3. Gli Azzurri ci provano con voglia ma con il passare dei minuti le energie sembrano calare e rendere meno efficace la loro azione. Per buona sorte di Buffon e compagni, chi non è in debito di energie è Balotelli, che al 78° difende un pallone toccato in avanti da Giacchierini, va via di forza a Maza Rodriguez e batte Corona per il definitivo 2-1.
 
PRANDELLI RIMPROVERA MARIO - L'esultanza di Balotelli, con relativa ammonizione, ha fatto arrabbiare Cesare Prabdelli. "Mario è stato bravo, ma ora basta togliersi la maglia e mostrare i muscoli. Le ammonizioni contano....". Rimproverato, Mario si scusa e promette: "Non conoscevo il regolamento, non lo faccio più".

02 giugno 2013

L'estate NON è arrivata



Cazzeggiando qua e là (vedi mio ultimo post, per l'appunto) sul blog, ho trovato questo vecchio post.
Direi che quest'anno (anche se tecnicamente siamo ancora in primavera) l'estate non sembra intenzionata ad arrivare... purtroppo le interviste fastidiose in tv ci saranno lo stesso. :-(

Ad ogni modo, in memoria dei bei tempi: CLICCA QUI