30 giugno 2007

du du du #1

Non sapevo se fosse il caso di andare a parlarle, dato che in diversi anni di comuni e forzate frequentazioni, non è che ci si fosse filati più di tanto.
Però, visto che avevo deciso di NON salutare coloro che saluto non meritavano, e visto che con lei, i pochi momenti in cui si è superata la scarsa confidenza sono sempre risultati piacevoli, ho ritenutto fosse giusto andarle a dire almeno due parole.
L'ho chiamata per nome mentre era indaffarata, usando quella che in quell'ultima settimana era diventata ormai la formula di rito: "non so se te l'hanno già detto, ma venerdì è il mio ultimo giorno".
La reazione fu piacevolmente inaspettata. Sospese quello che stava facendo (non che lei stessa o qualcun'altro ritenesse importante qualsivoglia cosa si facesse là) e venne verso di me con un sorriso intenso e gioioso. Disse che era molto contenta che avessi finalmente trovato da andare via. Mi abbracciò calorosamente, e mi chiese notizie sul nuovo e come lo avessi trovato. Mi spiegò che lei restava in attesa, lasciandosi scivolare addosso quel luogo che toglieva l'entusiasmo anche a chi come lei era partita con l'intenzione di spaccare il mondo. Disse che era molto contenta di sapere che avessi trovato l'occasione per un miglioramento, soprattuto e anche a dispetto dei problemi che avevo avuto lì. E quando, dopo pochi momenti che mi sono sembrati un'eternità, mi salutò, ci abbracciammo di nuovo.
Io ero quasi in imbarazzo a vedere tutta questa felicità e tutti questi auguri inviati nei miei confronti da una persona con cui "ciao" e qualche discorso banale e mai particolarmente approfondito non si aveva da dire, e pure raramente.
Rimasto freddo e impaziente dal lunedì precedente, a poche (massimo due, ma credo proprio fossero meno) ore dalla fine del countdown, mi vedevo assalire da quello che aveva tutti i crismi per potersi definire "magone".
Poche parole (soprattutto sue), un sorriso smagliante, tanta gioia, tanti auguri sinceri e due abbracci molto intensi, di una sincerità che poche volte ho visto, e che mi ha colpito con inattesa dolcezza e fervore. Il tutto da una persona con cui solo allora mi rendevo conto avrei dovuto parlare di più e più spesso e meglio. Questi saranno i ricordi e i rimpianti più belli che mi porterò dietro da sette anni buttati nel cesso.

03 giugno 2007

S H I N E !

se una decina di anni fa mi avessero detto che mi sarebbe piaciuta una canzone dei TAKE THAT avrei detto "uccidetemi, vi prego". ora, sarà l'età, il tempo che è passato e una conseguente maggiore consapevolezza nell'abbattere certi pregiudizi, ma devo dire che "Shine" mi piace davvero (o magari sono loro che hanno fatto una canzone decente, finalmente).
cosa dovuta al fatto, sicuramente, che tale canzone ben si sposa con la mia situazione attuale, dato il finalmente riuscito e tanto agognato cambio di lavoro. certo, non è tutto PERFETTO, però almeno sotto questo aspetto, quello che fino a poco tempo fa mi mandava a male, si può paralare di un miglioramento mica male.
così mi godo il sole sul mio viso e lo lascio splendere.




You, you're such a big star to me
You're everything I wanna be
But you're stuck in a hole and I want you to get out
I don't know what there is to see
But I know it's time for you to leave
We're all just pushing along
Trying to figure it out, out, out.

All your anticipation pulls you down
When you can have it all, you can have it all.

So come on, come on, get it on
Don't know what you're waiting for
Your time is coming don't be late, hey hey
So come on
See the light on your face
Let it shine
Just let it shine
Let it shine.

Stop being so hard on yourself
It's not good for your health
I know that you can change
So clear your head ang come round
You only have to open your eyes
You might just get a big surprise
And it may feel good and you might want to smile, smile, smile.

Don't you let your demons pull you down
'Cause you can have it all, you can have it all.

Hey let me know you
You're all that matters to me
Hey let me show you
You're all that matters to me.

Hey let me love you
You're all that matters to me
Hey so come on yeah
Shine all your light over me.

tornando alla canzone, invece, devo dire che è il videoclip ad intristirmi. 'sti quattro tizi, in gioventù (non che ora siano vecchi) osannati come dei figoni da paura, idoli delle ragazzine... ora sono ridotti all'ombra di se stessi: uno adirittura lo tengono seduto al pianoforte perchè si è talmente imbolsito da non riuscire più a ballare....
segni del tempo (10 anni) che è trascorso anche per me, e che di conseguenza lascia un pò di tristezza in merito a ciò che è stato fatto, che non è stato fatto, o che poteva essere fatto meglio.
poi penso che IO rispetto ad allora non mi sono imbonsito, anzi forse sto meglio ora (tranne qualche acciacco) che mi accingo a varcare la soglia dell'Età Della Stupidera (i trent'anni... ricorda per sempre l'8 di novembre) e quindi tiro un forte sospiro di sollievo.

cmq per dovere di completezza, oltre al testo, ecco anche il video della canzone.