25 novembre 2015

recensioni: Jessica Jones

E che devo dirvi? Ormai è Netflix mania!!!!

La serie sulla ex pseudosupereroina Jessica Jones parte bene ma inizia a girare su sé stessa nella seconda metà e,  IMHO, il finale ne risente..




Ottimi personaggi, ottimi attori tagliati apposta per i ruoli che interpretano e ottima fotografia.
Mi hanno lasciato un po' perplesso invece certe scelte di regia: le inquadrature da dietro un oggetto o da dietro una finestra, per capirci. Stiamo parlando di un telefilm dove la protagonista scopre di essere costantemente spiata da qualcuno. quel tipo di inquadratura mi faceva pensare alla soggettiva di un personaggio non ancora entrato in scena che spiava invece chi era già inquadrato. non so se mi sono spiegato bene.

Il tutto è una bella storia sull'abuso e sul modo di reagire ad esso. Chi lo vuol fare da solo tenendo lontano tutto e tutti, chi si affida agli amici, chi cerca di aiutare gli altri nella medesima situazione.


Mi ha fatto riflettere molto il personaggio di Kilgrave. Può condizionare tutti con il proprio potere, però non riuscirà mai a sapere se ha un vero amico o solo gente che lo assecconda "ipnotizzata". Di parallelo, tale potere non è così forte da permettergli di comandare in senso assoluto (non potrebbe, per dire, andare in Medio Oriente e ordinare a palestinesi e israeliani "basta ammazzarvi") ma solo di soddisfare più o meno temporaneamente i propri capricci. Decide così di essere un bastardo insensibile, e verso di lui, nonostante l'infanzia difficile, non si riesce a trovare nessuna empatia. L'interpretazione di Tennant (mica a caso scelto come decimo Dottore) serve a stemperare le atrocità di questo stupratore/assasino/sadico bastardo.
"Vai verso la staccionata e rimanici per sempre" mi ha fatto morire dal ridere. laugh2.gif 
Quando invece ha costretto Jessica a inviargli ogni giorno una foto alle 10:00 in punto, l'ho odiato 21vs.gif

Belllissima anche il personaggio di Patsy/Trisha che fa il verso ad Hanna Montana. 21vs.gif 

La protagonista (senza la frangetta è tutto un altro vedere!) è perfetta per il ruolo della sboccata, scontrosa, ubriacona detective. La musica Jazz della sigla e i monologhi con voce fuori campo del personaggio danno quel classico tono pulp che deve avere ogni investigatore privato. 


Insomma, una serie bella seppur non priva di difetti, che va assolutamente vista.

14 novembre 2015

F&R #34: Le Gemelle Davalos

Potremmo dire che vediamo doppio, potremmo dire che non sappiamo qual'è una e qual'è l'altra (ed è vero), potremmo dire che non sappiamo qual'è il fronte di una e il retro dell'altra (e anche questo è vero), ma cerchiamo di non essere mai banali, quindi diciamo solo: Davalas e Didietros!
(Operazione Tristezza è stata qui...)




ad ogni modo:un a è Camila e l'altra Mariana





13 novembre 2015

recensioni: THE IT CROWD


Grazie a Netflix posso togliermi un paio di sfizi: rivedere per intero singoli episodi e/o intere serie che ho beccato solo "di sfuggita", per vari motivi, nel corso del tempo. Tra di esse, c'è  The IT Crowd (geniale già dalla sigla di apertura)



Cosa succede quando una bella (direi più che altro affascinante gatta morta) imbranata coi computer viene messa a capo del reparto informatico di un'importante azienda? Che per salvare il posto dovrà aiutare i due tecnici, nerdissimi e disadattatissimi, a relazionarsi con i colleghi degli altri e alti piani.


signori e signore... in questa scatola c'è... Internet!!!!


No, nonostante molti ce la paragonino, questa NON É la nuova Big Bang Theory: l'ambientazione è prettamente ufficiesca, non c'è la love story tra la protagonista donna e uno dei protagonisti maschi (anche se...), l'umorismo e tipicamente "british" (punta più sulla situazione che sulla battuta o sulla gag)  i personaggi "non evolvono", e c'è una satira "sociale" che fa riferimento anche a fatti di attualità che agli americani manca. Peccato i soli sei episodi a stagione. Peccato le sole quattro stagioni.
É una serie geniale. Se vi piace la comicità demenziale, le situazioni assurde, la commedia dell'equivoco, o se volete solamente farvi qualche risata, questo è quello che fa per voi.

12 novembre 2015

fagiane & buoi dei paesi tuoi

Tempo fa, a tempo perso, si ragionava sul detto "mogli & buoi dei paesi tuoi".
Io sono il primo a dire che la fagiana non conosce barriere culturali, di razza, di religione, di nazionalità (unica barriera che le riconosco: quella del sesso).

PERO', c'è un però.

Da che mondo è mondo, in tutti gli universi paralleli*, da sempre, le questioni di fagiana hanno fatto scoppiare guerre. Perché c'è rivalità tra Pisa e Livorno, Massa e Carrara, guelfi e ghibellini?


Per la fagiana,

La fagiana del paese A se la intendeva con il tipo del paese B causando la gelosia dei reciproci e delle reciproche concittadine e concittadini, e da qui scoppiavano le guerre.
I libri di storia ci hanno fatto credere che esse scoppiassero per i corsi d'acqua, i campi coltivabili, i nodi commerciali, le miniere? ah ah ah ah ah ah ah!!!!
PANZANE (per me una panzanella, la trovo molto buona).
La vera motivazione di tutte le guerre è la fagiana. basti vedere la storia della guerra di Troia (in senso lato).

Ragion per cui, quando sarò Sindaco Del Multiverso,  ognuno si tromberà le proprie concittadine, e staremo tutti in pace.
Solo se il numero di fagiane sarà inferiore a quello di tipi, allora si potrà far ricorso alla ricerca della medesima in un loco in cui vi è l'inversa situazione, ma istituirò un Ministero apposta per questo. C'è già? si chiama Meetic? Boh.

*= sì, recenti studi dimostrano vi siano state guerre tra universi paralleli per fagiane. e sì, recenti studi dimostrano che la ricerca della fagiana è l'unica costante in tutti gli universi paralleli. Non vi sono universi paralleli in cui non si cerchi la fagiana. Nemmeno negli universi paralleli senza universi paralleli. il che rende automaticamente fallace la teoria degli universi paralleli. 

Ma io mica sono un fisico teorico.