26 aprile 2008

La dura vita dei conducenti di autobus privati


tra gite e viaggi organizzati, sarà capitato anche a voi di avere a che fare con conducenti di autobus privati non particolarmente simpatici.tra autostrade percorse a mille mila all'ora per arrivare un pò prima, e negazioni parecchio maleducate alla richiesta di soste da parte di persone che rischiavano di vomitare pensavo di averle viste tutte.

ma come sempre al peggio non c'è mai fine.


Settimana l'altra è morta mia nonna e l'agenzia funebre aveva messo a disposizione un servizio navetta tra la chiesa e il cimitero (poco più di un chilometro di distanza).Bene, una volta accompagnati i vari intervenuti al funerale presso il cimitero, il conducente ha preso e se n'è andato lasciando tutti lì "perchè doveva fare un altro servizio". A nulla sono valse le proteste dei vari passeggeri e del responsabile delle pompe funebri che nell'impedire di farlo andare via gli si era parato davanti rischiando di essere investito.


Capisco che il lavoro che svolgono deve avere i suoi bei problemi, ma che interesse hanno i loro datori di lavoro a costringerli ad essere così stronzi?


per fortuna tra una cosa e l'altra siamo riusciti ad arragiarci per riportare a casa i vari partecipanti al funerale - quasi tutti vecchietti

01 aprile 2008

L'araldo della milanesità nel mondo


Noi Milanesi non siamo mai stati particolarmente simpatici al resto d'Italia. Forse per tutta una serie di leggende metropolitane riguardanti la produttività della città di Milano, che sembra aver inculcato una sorta di ansia da prestazione (lavorativa) al resto dello Stivale (come dire: "non è che se loro lavorano DAVVERO così tanto poi tocca farlo anche a noi?").
Ma vabbè, abbiamo le spalle larghe, possiamo sopportarlo.
E a metterci una pezza c'è sempre il ricordo del "sig. Zampetti" della IIIC.
Purtroppo questo simpatico "bauscia" poco tempo fa ci ha lasciati, e visto che le disgrazie non vengono mai da sole, è contemporaneamente apparso all'orizzonte un altro bauscia, per nulla simpatico, regalatoci da una grande trasmissione quale il Grande Fratello.
Costui ha preso dal Nicheli gli stessi modi di fare, gli stessi atteggiamenti, smorfie, espressioni. Tutta roba che, mutuata da un altro personaggio non fa altro che renderlo caricaturale e poco piacevole, perchè l'originale era una sorta di icona autoironica sul milanesotto imprenditore altoborghese, la copia è poco meno di una macchietta.
Come se non bastasse, ieri sera questo Roberto si è reso la persona più odiata d'Italia: per come ha cornificato la fidanzata con la sua coinquilina della Casa per poi sbolognarla con un "si è fatto proprio il minimo" e un "prendila morbida" al momento dell'addio ai compagni.
Di tutto questo, e del GF in particolare, non mi frega poi tanto: quello che mi da fastidio è il fatto che da adesso, e chissà per quanto tempo, la figura del milanese verrà associata a quella di questo debosciato. Facendo risultare quindi i suoi concittadini ancora meno simpatici di quanto il resto d'Italia già li considera...

Mannaggia a lui e a chi l'ha portato in tv...





Concludo con alcune considerazioni:
- il GF di solito non lo seguo, ma quando è avvenuta tutta la faccenda ieri sera in tv, stavo girando tra i canali e sono finito proprio lì. E' stato come se una calamita mi avesse attirato là perchè si stava facendo la storia (in negativo) della televisione.
- la "casa del grande Fratello" ormai è un pò come "la casa" dell'omonimo film.
- alla Marcuzzi sono calate le bocce?
- delle tre cose elencate sopra, l'ultima è l'unica di cui mi preme davvero