Ho finito di recente la rilettura del ciclo di Devil (come lo chiamiamo noi nostalgici, che restiamo affezionati al vecchio diminutivo: oggi tutte le testate portano il nome completo Daredevil) ad opera della scrittrice Ann Nocenti.
Il Cornetto ripartiva dagli eventi post-Rinascita (ciclo di Frank Miller in cui l'avvocato cieco perdeva tutto e ricominciava una lenta risalita grazie all'aiuto della ritrovata fidanzata Karen Page), e da lì incontriamo inizialmente un ciclo di episodi in cui si analizza in modo realistico il ruolo del supereroe il suo significato, il suo impatto con il mondo in una sorta di decostruzione del ruolo.
Poi però dobbiamo ricordarci che Matt è un avvocato. Che ha perso la licenza. Quindi, grazie a Karen, nasce l'idea del consultorio gratuito per la gente di Hell'S Kitchen, quartiere in cui il personaggio muove le sue azioni.
Qui Matt ritrova la spinta (e ritorna la dicotomia avvocato/giustiziere già nota e tanto amata dai lettori) per essere di nuovo il vecchio Matt che conoscevamo, e raggiunge il punto più alto della sua realizzazione personale.
Purtroppo le storie non vanno avanti con personaggi cui capitano solo eventi carini e piacevoli. Così Kingpin, una nemesi storica del protagonista, ordisce un ennesimo piano per distruggerlo. Entra in scena Typhoid Mary, nuova nemica che diventerà uno dei personaggi più affascinanti e amati dai lettori.
Matt perde tutto, perde Karen, il Consultorio chiude... e lui inizia un viaggio nel cuore degli Stati Uniti dove incontra umanità varia... oltre a Numero Nove, meravigliosa donna creata in laboratorio da un magnate dell'allevamento intrallazzato con il Governo: la ragazza avrebbe dovuto essere l'incarnazione della moglie perfetta ed era stata condizionata mentalmente a servire l'uomo. In sostanza, in un colpo solo muove critiche all'industria dell'alimentazione e ai suoi metodi crudeli, e al Patriarcato (in un'epoca in cui l'argomento non era "caldo" come oggi). Poi arriva una comparsata degli Inumani, con i quali il nostro eroe affronta Ultron e discende all'inferno del suo nuovo nemico Mefisto.
Da qui la sue mente rimane scombussolata, e torna a New York in piena amnesia. Si mette a fare il pugile, affronta Bullseye, altro storico nemico, che gli ha rubato il costume, reincontra Foggy, che nel frattempo gli ha fatto riottenere la licenza, e la saga finisce con i due amici riuniti.
Una saga che presenta molti punti di riflessione, direttamente legati al personaggio, al suo mondo, al mondo in generale, all'ambiente giudiziario, a quello della polizia, alle relazioni di coppia, al maschilismo/femminismo...a qualunque cosa.
E con un sacco di ospiti e avversari presi non solo dal background del personaggio, ma da tutto il mondo Marvel. Devil incontra e/o affronta Sabretooth, Wolverine, la Vedova Nera, i già citati Inumani, la Torcia Umana, Ultron, Pantera Nera.
Alcuni hanno definito questo ciclo "belle storie con protagonista Devil". Definizione applicabile a buona parte della run, ma non a tutta.
Secondo me è la storia che andava scritta, e qualcuno l'ha fatto.
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