20 giugno 2013

Fd'I - Italia - Giappone 4-3

Neanche 'sta volta ho visto la partita. E visto che porta bene potrei decidere di non vederne più...



Pazza Italia…Soffre, va sotto di due goal, rimonta e capovolge il risultato, si fa di nuovo raggiungere e nel finale ottiene la vittoria grazie a Giovinco. Questo il resoconto dell’entusiasmante 4 a 3 ai danni del Giappone, che regala alla squadra di Prandelli la prima qualificazione alla semifinale di Confederation, dopo che nel 2009 gli azzurri erano stati eliminati nel girone.
Ed ora, sabato alle ore 21, sfida che vale il primo posto con il Brasile, che ha battuto 2 a 0 il Messico. Per Prandelli, statistiche alla mano è la 20° vittoria in 40 gare, la perfetta metà (le altre 20 gare son frutto di 12 pareggi e 8 sconfitte).
FORMAZIONI - Prandelli rispetto alla gara contro il Messico cambia solamente due pedine; Maggio ed Aquilani prendono il posto di Abate e Marchisio nel 4-3-2-1 con Balotelli riferimento offensivo. Sull’altra sponda, Zaccheroni risponde con un 4-2-3-1 offensivo.
PRIMO TEMPO - Parte fortissimo il Giappone che nei primi 8’ mette i brividi a Buffon in due occasioni, prima con un colpo di testa di Maeda (5’) e poi con una fucilata di Endo (8’) che termina alta. L’Italia fa fatica a tenere il ritmo del Giappone, che tiene il pallino del gioco e al 17’ ci vuole una paratona di Buffon sul sinistro di Kagawa dal limite a negare la gioia del goal. Ma è un’illusione perché il vantaggio giapponese arriva al 21’. Retropassaggio errato di De Sciglio per Buffon, con Okazaki che ne approfitta e viene messo giù dallo stesso portiere azzurro. E’ calcio di rigore. Dal dischetto Honda non sbaglia.
Prandelli è infuriato e alla mezzora toglie uno spento Aquilani per Giovinco, ma tre minuti dopo (33’) il Giappone raddoppia con Kagawa che in area di rigore si gira e al volo batte Buffon. L’Italia prova a recuperare e gli ultimi dieci minuti della prima frazione sono di buona intensità. Al 41’ De Rossi (diffidato, ed ammonito poco prima, salterà la sfida con il Brasile) con un preciso colpo di testa su calcio d’angolo di Pirlo riapre il match siglando il 2 a 1, mentre prima del riposo (46’) Giaccherini colpisce il palo con un sinistro da dentro l’area.
SECONDO TEMPO - L’Italia rientra dagli spogliatogli trasformata e nel giro di appena 7’ capovolge la situazione. Al 50’ Giaccherini se ne va sul fondo, serve il pallone in mezzo per Balotelli, che però viene anticipato da Uchida che in scivolata fa autogol. Non passano nemmeno 2’ e l’Italia ottiene un calcio di rigore per fallo di mano di Hasebe su conclusione di Giovinco. Dal dischetto va il solito Balotelli che non sbaglia e fa 19 su 19 dagli 11 metri. L’Italia è in vantaggio, ma il Giappone dopo un po’ di sofferenza si torna a far pericolosa con una conclusione di Honda (61’). Al 69’ il Giappone trova il 3 a 3; cross di Endo e Okazaki di testa batte Buffon. Nel finale, la gara si fa ancora più emozionante con continui capovolgimenti, ma è il Giappone che sfiora in due circostanza il 4 a 3. Prima è Honda ad impensierire Buffon, poi un doppio legno (palo e traversa).
A quattro minuti dal 90’ l’episodio che decide il match: De Rossi serve Marchisio che si invola sulla destra e mette il pallone in mezzo all’area per Giovinco che tutto solo fa 4 a 3. Sembra finita, ma non lo è, perché c’è ancora da soffrire come al minuto 88’ quando il Giappone si vede annullare per fuorigioco il goal del possibile 4 a 4, dopo che Honda aveva colpito la traversa. Dopo tre minuti di recupero esplode la gioia italiana, che vola per la prima volta in semifinale di Confederation.
CHIAVE - Con le ultime energie il goal vittoria del 4 a 3 ad opera di Giovinco. Bella l’azione partita da De Rossi, con Marchisio uomo assist e Giovinco abile a buttarla dentro.
MOVIOLA - Sufficiente la prova dell’argentino Abal. Giusti i due rigori assegnati: sia quello per fallo di Buffon su Okazaki (tocca pallone e giocatore) che quello per fallo di mano di Hasebe. Per il resto vede bene, insieme alla sua terna, il fuorigioco al minuto 89’ quando annulla il goal al Giappone. Corretti anche i quattro gialli.
Fonte: GOAL.COM

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