07 gennaio 2018

recensione/riflessione - Dirk Gently

Ieri ero preso male per una serie di motivi per cui prima o dopo dovrei aprire un blog apposito,  e volevo qualcosa di divertente.
Così, fatto l'accesso a Netflix,  ho deciso di iniziare sulla seconda e purtroppo ultima stagione di Dirk Gently.



Solite atmosfere strampalate con personaggi grotteschi e fuori dalle righe, che però ad un certo punto mi han fatto provare una situazione di disagio. Ed è partita la seguente riflessione:
quando prendi i mezzi pubblici in città, fuori dagli orari "di ufficio", di gente di questo tipo ne trovi tanta.Parlano da soli, hanno tic strani, sguardi straniti, ti dispiace per loro ma non pernsi certo di avvicinarti perché hanno anche quell'aurea inquietante che ti fa venire voglia di girare alla larga.

Dirk Gently prende queste persone e permette loro di riscattarsi e avere il loro momento di gloria. e farci capire che la stranezza è dovuta a qualcosa (vedi la donna storpia che con la bacchetta magica si trasforma in casalinga disperata) 
- o magari  l'autore è strambo pure lui e io mi sto facendo pippe mentali a tutto spiano -

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