C'era una volta un canale televisivo chiamato Telemontecarlo (che no, non credo trasmettesse dal Principato) che si proponeva come terzo polo rispetto alla Rai e a Mediaset. Più di una emittente regionale (come comunque facevano un gran lavoro... ricordo Odeon TV, Antenna 3 e Italia 7/Telecity, giusto per dirne qualcuna) ma meno dei trittici sopra elencati.
Ebbene, in questo canale, oltre a essere alternativa per le partite della Nazionale nei Mondiali o Europei, ed oltre a proporre la finale di F.A. Cup, venivano ogni tanto proposte delle chicche per intenditori.
Una di queste è stata riproposta di recente su Netflix, e ne parleremo in questo post:
SEINFELD.
Jerry Seinfeld (che interpreta sé stesso) è un comico di New York e vive delle strampalate avventure con i suoi tre amici:
l'ex compagno di scuola George, l'invadente vicino di casa Kramer e l'ex fidanzata Elaine (Julia Luis-Dreyfus, vista anche in Arrested Development).
Trattasi di una sit-com pre-Friends, con tempi, ritmi e relazioni tra i personaggi differenti da essa. Per esempio: Jerry ed Elaine NON torneranno insieme (mentre invece Friends ci parla, sostanzialmente, della storia d'amore tra Rosse e l'odiosa Rachel e BBT di quella tra Leonard e Penny, quindi punto a favore per Seinfeld). Andata in onda dal 1989 al 1998 ci riporta indietro nel tempo in un altro mondo senza cellulari ma con cabine telefoniche (come facevamo a fare tutto, allora?) e vhs nei negozi di videonoleggio, tv con tubi catodici e serate al cinema non ancora in crisi
Non è una serie straordinaria o che ha fatto storia, ma che si fa vedere con piacere e con picchi di qualità che sencondo me ancora oggi danno punti alle serie più viste... e che in un certo senso ad essa devono qualcosa.
L'episodio in cui si perdono nel parcheggio del centro commerciale.
Quello in cui George viene scambiato per un suprematista bianco.
Quello in cui fanno volontariato con i "vecchi".
L'aeroporto.
Tutta la saga dell'episodio pilota per la NBC.
Quella del fidanzamento tra George e Susan.
L'episodio "al contrario".
Se volete vederlo, vi consiglio di partire dalla 4a stagione (quella che vidi ai tempi in tv) e proseguire con la 6a e 7a (quelle in cui ho riso più di gusto). Poi, se gradite, potete recuperare anche il resto. C'é una continuity molto blanda e solo se necessaria alle singole puntata (tranne rari casi, in ciascuna di esse ogni personaggio avrà un partner nuovo apparso dal nulla che scomparirà a fine episodio per lasciare spazio a qualcun altro che a sua volta...)
E, gioco divertente, sarà quello di scoprire le apparizioni come personaggi secondari o comparse di attori che negli anni successivi diventeranno famosi. Esempi?
Mariska Hargitay (Law & Order SUV)
Teri Hatcher (e le sue tette) (Lois e Clarke, Casalinghe Disperate)
Courtney Cox (Friends)
Debra Messing (Will & Grace)
Marsha Cross (Melrose Plase, Casalinghe Disperate)
Lauren Graham (una mamma per amica)
Melinda Clarke (the O.C. ma anche molti altri film e telefilm)
l'inserviente di Scrubs
il padre di Raj Koothrappali e Brian Posehn di Big Bang Theory.
E chissà quanti ne dimentico e/o non ho riconosciuto.
Nel cast, è da menzionare come "disturbatore"Wayne Knight, il "cattivo" di Jurassic Park (no, non il velociraptor, nemmeno il t-rex... il programmatore, no?).
E' stato un piacevole salto indietro nel tempo: rivedere gli episodi che mi catturarono e fecero appassionare alla serie, più tutti quelli non visti allora. In tutto, la sit-com è durata nove stagioni. Nostaglia del tempo che fu, di quello che è stato, di quello che avrebbe potuto essere, di quello che non è stato e non potrà mai.
E ora mi trovo con un pizzico di nostalgia (canaglia) a sentire la mancanza di personaggi che praticamente sono vecchi amici.