23 agosto 2014

Recensioni e/o riletture: Generation-X, Proposition Player, Turf, La Bara Antiproiettile, Planetary

Estate. Tempo di relax, tempo per fare le cose con più calma, tempo per... rileggere.
Come ogni anno, riprendo in mano materiale che giaceva in libreria da tempo (dai 12 mesi al quindicennio) e mi rimetto a leggerlo con un'ottica maggiormente oculate, grazie sia dal "senno di poi", sia dal "bagaglio culturale" aumentato nel corso degli anni.

Quest'estate è toccato a:



la giornalista ficcanaso e il suo vampiro
TURF 
pur giudicandola una piacevolissima lettura, come ai tempi dell'uscita, ho dovuto notare un paio di difetti: l'alieno viene portato in azione piuttosto tardi (secondo episodio), e gli viene concesso poco spazio. Certo non l'ha aiutato la scelta di non fargli parlare la lingua locale. Le interconnessioni tra la giornalista (che trovo sempre poco sexy, seppur più dell'altra volta) e il mafioso-suo-malgrado sono poche. Di fatto siamo di fronte a due trame che si svolgono in modo perfettamente separato e casualmente si incrociano nel finale. La scelta di cercare aiuto tra i "comuni cittadini" (anche se le prostitute con mitra riecheggiavano le analoghe signorine di Sin City) mi è parsa un po' troppo americana. C'erano di mezzo dei poliziotti corrotti che sono stati (tra l'altro) imbrogliati da uno di loro? non potevano ricorrere alla giusta sete di vendetta di quelli onesti (e alle loro armi e addestramento)
Considerazione leggermente calata ma comunque alta.




Qui invece la considerazione per l'opera resta tale e quale: altissima! Anzi, leggendolo l'ho apprezzato ancora di più e ci sono restato incollato fino alla fine come fosse la prima volta. Un metafumetto che strizza l'occhio ai fan del  supereroismo d'un tempo, e tira frecciate alla modernità e alle major che fagocitano l'industria del medesimo.







RED WING
Viaggi nel tempo, figli d'arte sulle orme dei genitori dispersi, che però sono ancora vivi. Critica sul modo in cui le generazioni precedenti lasciano il mondo a quelle successive e rapporto padri-figli. Tutto molto bello, ma la faccenda dei viaggi nel tempo è e continua ad essere ingarbugliata.









PROPOSITION PLAYER
Nonostante venga presentato come un fumetto sul poker (con tanto di introduzione di un giocatore professionista ora scrittore di successo), di tavoli da gioco vediamo molto poco. Vediamo invece molto aldilà, molte divinità decadute, la solita guerra angeli/diavoli (dove i primi non sono i buoni e i secondi restano relativamente cattivi). Ma di scale, full e tris ne vediamo ben pochi. Sembra più un corso su "paradisi inferni cristiani e precristiani" che un fumetto su un giocatore di poker. E i dialoghi sono troppi e spesso "off topic"







GENERATION X
Fumetto che amai alla follia. Gli anni '90 stavano per tramontare, e la Marvel se ne usciva con questa serie  narrante le avventure di un nuovo gruppetto di ragazzini mutanti, scritto dall'allora deus-ex-machina degli X-Men: Scott Lobdell. 
Ritrovare Jubelee (oggi depoterizzata e vampirizzata), Emma Frost e M (le uniche che il tempo ha trattato con rispetto), i defunti Synch (perché?),  Skin (doppio perché?) e Banshee (triplo perché?), e i limbizzati Chamber e Husk mi ha fatto gran piacere. È stata come una rimpatriata con amici di vecchia data.
Purtroppo la serie è ben scritta, con momenti di introspezione e intimità di rara delicatezza, e con una durata di lettura per episodio di ragionevole lunghezza. Con il senno di poi presenta quel difetto che affliggeva  le storie dei mutanti dell'epoca (e che talvolta fa capolino tutt'ora): loro se ne stanno chiusi nella loro scuola, predicando l'integrazione tra homo superior e homo sapiens (!) e le cose "gli succedono". A parte qualche scaramuccia amorosa tra Chamber e Husk, e Jubelle che ci prova spudoratamente con Synch, che però preferisce M (e ti credo...), l'azione viene portata (letteralmente) dagli attacchi dei vari Emplate (2 volte), X-ecutore, Creatore di Orfani, Toad, Black Tom Cassidy (da spiegare la faccenda-Mondo che si infiltra senza combinare nulla) e Bastion. 
Il gruppo, nonostante le intenzioni  è per nulla proattivo, ma solo reattivo nei confronti di agressori che spesso avevano sotto il naso da tempo.
Al termine della saga "Operazione: Zero Tollerance" Lobdell (e il disegnatore Bachalo) lasciano la serie, che verrà spostata da(lla defunta Wiz) a X-Men Deluxe, crollando precipitosamente in stile e coinvolgimento verso la X-Revolution e l'oblio. Come detto, il destino non sarà molto generoso con i personaggi della serie che verranno ripresi negli anni.



PLANETARY
Il XX secolo stava volgendo al termine, e Warren Ellis, disegnato da John Cassady, lo omaggia con questa serie che ripercorre tutti i media narrativi dell'epoca. Dal pulp anni '30 (Jakita in pratica è la figlia di Tarzan), ai film di fantascienza degli anni '50, ai film di arti marziali, alle incarnazioni dei fumetti dei vari decenni, nonché un omaggio ai personaggi "straordinari" del XIX secolo che di questa narrativa sono i "nonni".
Rileggere, dopo 10 anni, e capire che non avevi capito un cazzo (la trasmigrazione di Jack Carter/John Constantine in Spider Jerusalem) in un certo senso ti causa vergogna e orgoglio nello stesso tempo. Vergogna perché all'epoca "non ne sapevi", orgoglio perché, almeno, ti accorgi che con gli anni stai riparando i danni.
Come diceva quella là: "Quante che cose che non sai, quante cose che non puoi sapere".

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