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15 gennaio 2017

20 anni di fumetti: Ben Reilly, L'Uomo Ragno

Il giorno di Natale del 1996 mio cugino (anzi: a' mio cuggino... anzi: a' mio cugginetto, visto che aveva 8 anni) mi mostrò un fumetto con un Uomo Ragno biondo e con un costume diverso. Era la famigerata Saga Del Clone. Fu come cadere in una ragnatela: mi feci prestare gli albi in questione, e comprai di mio i successivi (il numero successivo glielo regalai, ma gli zii gliel'avevano già preso).
Questo fino al mese di Settembre dello stesso anno, quando la saga si concluse con la dipartita del protagonista: l'ossigenato Ben Reilly, che, fatto passare per Uomo Ragno originale al posto di Peter Parker, incosapevole clone, si scopriva essere invece lui stesso il clone, e si scioglieva in una melma gigastra.
Da lì ho riorganizzato i miei acquisti fumettosi, per la modica spesa di 17.000 Lire al mese (all'epoca ero ancora disoccupato e scroccavo a mamma & papà):
- Devil & Hulk
- Gli Incredibili X-Men
- X-Men Deluxe
- Wiz

Col passare degli anni alcune serie si sono affiancate a queste (su tutte Rat-Man e i Fantastici Quattro), ho sperimentato serie italiane (Nathan Never due volte, Legs Weaver, Julia), mi sono affezionato ad alcune che hanno chiuso (John Doe e L'Insonne). Mi sono allargato a tutta la Marvel, ho provato altre case editrici (con la DC l'amore non è mai nato, con la ABC invece è finito troppo presto ma per colpa di problemi contrattuali editoriali).

Oggi, vent'anni dopo, sto tributando il giusto tributo al personaggio con cui ho iniziato a leggere.
Mi sto rileggendo tutti gli albi dell'Uomo Ragno dell'epoca. Storie che analizzate con una maggiore dose di conoscenza del campo e di maturità non possono che venire rivalutate: alcune in positivo, altre in negativo. Resta però l'affetto verso quell'epoca in cui avevo menate diverse da quelle di oggi, dove però ero più giovane e avrei potuto fare scelte diverse e migliori. O anche peggiori. E oggi, chissà...



Lasciati i ricordi, torniamo al presente: nella saga americana Clone Conspiracy, Ben è tornato in vita. E da Aprile avrà una serie sua, scritta dal grande Peter David (cercate: vi ho già parlato di lui) e disegnata dalla vecchia volpe Mark Bagley. Arriverà in Italia, se va bene, a fine anni. Attenderò impaziente.

02 maggio 2014

recensioni: AMAZING SPIDER MAN 2



film ben recitato, con personaggi ben caratterizzati e siparietti (peter-zia e peter-gwen) realistici.
Peter è realistico, forse distante da quello fumettistico pre-diploma ma efficace. come personaggio mi piace.
Gwen non è quella fumettistica, ma è accattivante e intrigante. come personaggio mi piace molto.
zia May: la scelta di ringiovanirla e modernizzarla è azzeccata (i "vecchietti" di oggi lo sono meno di quelli degli anni '60), è "viva" e "reale". come personaggio è perfetto.


I DIFETTI, sono però che:
dura troppo: vuole condensare in un paio d'ore una serie di spunti che sarebbero utilizzabili per una stagione intera di un telefilm, dove sarebbero meglio approfonditi. questa mania di fare trilogie o film in serie, ci fa perdere quattro/cinque/sei anni di vita per vedere una storia che potremmo gustare meglio in altrettante stagioni televisive

l'origine dell'Uomo Ragno avviene con la morte dello zio Ben: in questa trilogia è invece centrale la figura dei genitori di Peter, che dovrebbe invece rammaricarsi di più per la morte dello zio (non ricordo come avveniva nel primo film di questa serie, però, ricordiamo, è "colpa" sua, in genere).

l'arrivo di Electro lasciava ben sperare per l'andazzo del film. si stava trattando il tema del "diverso" che acquista potere e viene frainteso nelle sue intenzioni. Poi però questa drammaticità viene trasformata in sfottò verso il medesimo...
lo scontro finale con Spidey è assolutamente impari. Electro è troppo potente e avrebbe potuto sconfiggerlo ben prima che l'intervento di gwen lo eliminasse.

l'arrivo di Harry Osborn è assolutamente gratuito, e serve solo a far schiattare la povera Gwen...

... che una volta morta, avrebbe dovuto essere una poltiglia di ossa, sangue e materia grigia. invece giace intonsa appesa alla tela e solo molto dopo spunta un rivolo di sangue dal naso.

Rhino. Mio dio. Un personaggio che nel fumetto aveva una storia tragica alle spalle qui diventa una macchietta. mancava solo che dicesse "spacco bottilia ammazzo familia".

Non so cosa dire. non impazzazzisco in attesa del terzo film. e non so nemmeno se andrò a vederlo.