Dopo quattro anni e una vittoria all'Europeo siamo ancora qui a vederci un Mondiale dalla poltrona.
Mondiale controverso, perché giocato in un Paese che non rispetta i diritti umani.
Un po' come già successo in Russia quattro anni fa (e allora era meno peggio di oggi) e alle Olimpiadi di Pechino.
Quindi, via le richieste di boicottare la manifestazione e così via.
Lasciando stare il fatto che gli sportivi possono ma non sono obbligati a lanciare certi messaggi, fare "rinsavire" le Nazioni meno democratiche dovrebbe essere compito di quelle che invece lo sono.
E anche a livello di cittadini privati (iscritti a organizzaioni mirate o meno) credo che se vuoi boicottare una manifestazione non dovresti cominciare a farlo il giorno in cui inizia, ma già quando viene annunciata. Che i Mondiali del 2022 si sarebbero giocati in Qatar, lo sapevamo già da prima di quelli in Russia nel 2018 (che poi avremmo dovuto già boicottare quelli). Non acquistando i prodotti delle aziende che sponsorizzeranno l'evento. Insomma: per qualche anno ti tocca bere Pepsi invece di Coca Cola.
E comunque non è che ce ci si accorge dei posti dove non si rispettano i diritti umani solo quando ci si organizza un Mondiale di calcio o un'Olimpiade. Lo si dovrebbe fare a prescindere.
Tuttavia spero che l'invasione, seppur per un tempo limitato, di persone che vengono "da fuori" possa condizionare in modo positivo gli abitanti del posto.
PS.: visti i recenti sviluppi politici italiani sto pensando a un nuovo titolo per questa rubrica.