Anno di grande musica, questo 2016. O per lo meno i primi mesi.
Dopo David Bowie (RIP), dopo Le Perturbazioni, dopo (anzi, quasi contemporaneamente a) Daniele Silvestri, ecco:
ELIO E LE STORIE TESE.
Ho ascoltato la loro canzone di San Remo su youtube, non l'ho apprezzata molto. Così all'acquisto del cd e al suo primo ascolto, ero un po' prevenuto sul tutto.
Insomma... Elio ci ha stupito nel 2008 con Studentessi, e pur se non allo stesso livello, è stato piacevole nel 2013 con Album Biango.
Ma questo "Figatta Le Blanc"? Cosa possiamo dirne?
Diciamo che stavolta non è un colpo pienamente riuscito. Ci sono canzoni interessanti come la "cover" di Beethoven, qui sopra riportata. Un paio di idee interessanti qua e là. Ho anche rivalutato, ad un ascolto più attento, Vincere L'Odio. Ma il resto sono dei vaneggiamenti demenziali accompagnati da virtuosismi musicali fini a sé stessi che mancano totalmente il bersaglio, Gli intermezzi tra una canzone e l'altra stancano...
A questo album diamo sì una sufficienza, ma con lo stesso spirito di un professore che si aspettava molto di più da uno dei migliori alunni della sua classe.
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