22 luglio 2012

P. K. Dick - Do Android Dreams Of Electric Sheep?


La vicenda si svolge prevalentemente a San Francisco il 3-4 gennaio 1992. In seguito all'Ultima Guerra Mondiale (nucleare), la vita animale e vegetale sulla Terra è quasi scomparsa, e per questo accudire un vero animale è considerato un dovere morale oltreché un simbolo del proprio benessere. Le piogge di polvere radioattiva ricoprono tutto e portano alla progressiva alterazione mentale e genetica degli individui. Gli uomini e le donne che non hanno subìto mutazioni a causa della radioattività, non sono troppo vecchi e sono in grado di riprodursi si sono trasferiti quasi tutti nelle colonie extramondo. Per incentivarli a trasferirsi, una legge dell'ONU stabilisce che ad ogni terrestre venga assegnato un androide come servo. È però proibito ai droidi abbandonare le colonie per trasferirsi sulla Terra, pena il ritiro immediato. Il protagonista è Rick Deckard, un cacciatore di taglie costretto a ritirare 6 androidi fuggiti da una colonia marziana. Deckard è spinto dalla volontà di acquistare un vero animale per sostituire la sua pecora elettrica, ma dovrà scontrarsi con una nuova generazione di droidi, i Nexus 6. Deckard verrà sedotto da Rachael, una droide che susciterà in lui il dubbio di quale sia il confine tra ciò che è organico e ciò che non lo è, ma soprattutto sul senso dell'umano: se è umano prendersi cura degli altri esseri viventi e proteggerli, fino a che punto è umano uccidere un androide che si sente vivo?
Un libro pieno di suggestioni. Oltre alla neve radioattiva che copre tutto, ad una civiltà in disfacimento, alla "palta" (che rimanda al "putrìo" di Noi Di Marte) è terribilmente affascinante l'idea del Merceresimo, pseudo religione che accomuna attraverso l'empatia tutti gli esseri umani, il programma tv e radio passato 23 ore su 24 (il resto sono le sigle di apertura e chiusura) in tv e condotto da Buster Friendly (un nome, un programma), il modulatore di umore, considerare le riproduzioni robotiche degli animali esseri viventi, ma non gli androidi, riproduzioni degli esseri umani
. Il romanzo è molto meno famoso del film da cui è tratto. Anzi, Blade Runner è terribilmente famoso, il romanzo se lo cagano in pochi. Il film l'ho visto una volta sola, devo/voglio rivederlo (e recensirlo), ma vi dico subito che la celeberrima frase:
« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
è stata creata apposta per la versione di celluloide.

1 commento:

Marco ha detto...

ottE' bellissimo, sto iniziando a pensare che sia bello quanto il film, forse pure di più, per certe immagini e certi concetti che su schermo sarebbero stati divini. E se pensi che il film è un vero e proprio caposaldo della mia formazione (il primo film di fantascienza "serio" visto nell'adolescenza), capirai lo sforzo che ho fatto nell'ammettere ciò.