05 giugno 2011

Tales To Astonish #9: gli uomini preferiscono le...


GLI UOMINI PREFERISCONO LE ...

L’Ingegnere portò la sua Nuova Fiamma a casa propria.
Un villino nel quartiere residenziale nuovo, appena terminato di costruire, fuori città.
- Siamo i primi ad abitarci - annunciò impettito
- Siamo? - domandò lei
- Sono, perdona il lapsus - volle precisare lui
- ah, ok -
Entrarono in casa: un salotto appena arredato senza soprammobili, senza quadri, senza nulla che potesse ricondurre a chi vi abitasse.
- benvenuta nella mia umile dimora - disse lui chiudendo la porta.
La Nuova Fiamma non ebbe tempo di stupirsi di come il villino potesse risultare troppo grande per una persona sola: spinse l’Ingegnere sul divano, si tolse il vestito e gli saltò addosso.
I due si avvinghiarono, baciandosi e toccandosi. Lui mise le mani sul gancio del reggiseno di lei senza riuscire ad aprirlo.
- meno male che sei ingegnere - disse lei maliziosa.
Lui elaborò un sorriso di circostanza e spalancò le braccia in segno di resa.
- si apre davanti, tonto! - lo canzonò lei.
Fece il gesto per aprire la custodia di tante grazie, quando una suonata di clacson annunciò l’arrivo di un’automobile.
L’Ingegnere imprecò, e si scrollò di dosso la Nuova Fiamma. Si affacciò alla porta finestra che dava sul cortile: dal bagagliaio di una vettura una donna stava estraendo un grosso scatolone.
- cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo - fu il commento spassionato dell’Ingegnere.
La Nuova Fiamma lo guardò interrogativa tenendosi ancora coperte le tette.
L’Ingegnere afferrò il vestito della ragazza e glielo mise in braccio in malo modo, poi la trascinò per un braccio verso una porta in un angolo.
- resta lì dentro, e appena si libera la via esci. Chiama un taxi. Ce l’hai il cellulare? -
- si ma…. -
La frase della ragazza, che avrebbe fatto richiesta di essere informata sull’evolversi degli eventi, rimase interrotta: l’Ingegnere aveva già chiuso la porta che dava sulla cantina.
Si affrettò all‘ingresso, e aprì, non prima di essersi dato una risistemata.
-Ammmmmmoooooooooreeeeeeeee! - disse, aprendo alla nuova arrivata.
-Che sorpresa! Sei arrivata prima del previsto -
- eh! Che sorpresona! Potevi venire ad aiutarmi con lo scatolone, cazzo! - gli rispose la Moglie.
Lui prese lo scatolone ingombrante ma non pesantissimo che la donna aveva in mano. Conteneva alcune cornici con fotografie varie: il matrimonio, la luna di miele, alcune vacanze del loro periodo da fidanzati.
Lo appoggiò sul tavolo, prese la donna in braccio, e la portò su per le scale, diretto verso la camera da letto.
- ma, amore, fammi almeno fare una doccia! -
Lui la depositò in bagno, corse a prenderle asciugamani e accappatoio e le disse:
- tutto il tempo che vuoi, certe cose vanno gustate con calma - e uscì chiudendo la porta.
La Moglie si chiese come mai, da tanta fretta, ora l’Ingegnere dimostrasse tanta pazienza.
Questi restò dietro alla porta ad origliare che l’acqua fosse aperta. Dopodiché contò fino a cinque, e quindi scese di corsa: doveva controllare se la Nuova Fiamma se ne fosse effettivamente andata.
Aprì la porta che dava sulla cantina. Guardò dentro, e, da quel poco di luce che si proiettava giù dalle scale, la vide, accovacciata a terra.
- noooo! Ti ho detto di andartene! -
Si precipitò giù dalle scale, la prese per un braccio, e provò a farla alzare. La Nuova Fiamma non si muoveva. Non reagiva. Non respirava. Cazzo: era morta!
- cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo -
L’Ingegnere la lasciò andare, e si portò le mani alla bocca, in preda al panico.
Spingendola oltre la porta, doveva averla fatta cadere per la scalinata appena oltre all’uscio.
Cosa avrebbe fatto?
Risalì le scale, si appostò fuori dal bagno aspettando l’uscita della Moglie in accappatoio. La prese nuovamente in braccio e la portò in camera da letto.
- amore, resta qui, scendo a prendere del vino! -
In cucina tirò fuori dal frigo la bottiglia che aveva preparato per la Nuova Fiamma. La portò di sopra, fece ubriacare la Moglie, ci fece l’amore, e la lasciò sul letto addormentata.
Tornò di sotto, dalla Nuova Fiamma ormai Fiamma Morta. All’interno dello scantinato semi buio, cercò nel punto dove precedentemente era adagiato il suo corpo. Non c’era più.
- cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo -
La situazione richiedeva sangue freddo, e lui, cazzo, ne aveva da vendere. Era un ingegnere, non un ragioniere, un dottore, un avvocato, un grafico pubblicitario, un geometra, un architetto, un personal trainer, un fashion stylist (qualunque cosa fosse): uno stracazzutissimo ingegnere.
Accese la luce, e con la nuova illuminazione, la trovò: la Nuova Fiamma creduta Fiamma Morta stava in piedi in un angolo della stanza, emettendo piccoli rantoli monofrequenza.
Meno male: non era morta, era solo svenuta, ma si era ripresa.
La vide che gli si avvicinava, barcollante, ancora svestita, con il reggiseno ancora slacciato sul davanti che però non mostrava le sue grazie. Adocchiò il vestito di lei per terra, si chinò e lo raccolse.
- dai, muoviti, c’è mia moglie, se ti becca ci ammazza entrambi -
Le porse il vestito ma lei non diede segno di interessarsene.
Solo in quel momento lui notò come la ragazza avesse gli occhi vitrei, lo sguardo spento e… non respirasse.
- cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo -
Non era svenuta per poi riprendersi, era morta per risvegliarsi come zombie!
Prima che lui potesse girarsi e scappare, la Nuova Fiamma creduta Fiamma Morta ma in realtà Fiamma Zombie gli saltò addosso e iniziò a mangiarselo.
Lui urlò di dolore. Oh, come urlò!
Urlò talmente tanto che la Moglie, al piano di sopra, si svegliò. Preoccupata, si rimise addosso l’accappatoio e corse giù per le scale. Trovò la porta che dava sulla cantina aperta, e, riconosciuto che le grida provenivano da lì, si infilò oltre l’uscio.
Vide l’Ingegnere con addosso una donna.
- lurida baldracca! Ti insegno io a fare la zoccola con mio marito a casa mia! -
Raggiunta la Nuova Fiamma non riconosciuta come Fiamma Zombie, la Moglie ora Moglie Infuriata la percosse una, due, tre volte, ma lei persisteva a ignorarla.
- ti faccio vedere io! -
Li scavalcò, si diresse verso un angolo della cantina dove era appoggiato l’ombrellone da spiaggia, e lo sollevò, scaraventandolo in testa alla Fiamma non riconosciuta Zombie.
- e tra poco tocca a te, screanzato - disse rivolta al Marito Potenzialmente Fedifrago non riconosciuto come Marito Morto Divorato.
La Fiamma Zombie, finito il pasto proprio in quel momento, e indifferente alle percosse, si alzò e si girò verso la Moglie Praticamente Cornuta.
Questa vide la sua presunta rivale, con gli occhi vitrei, lo sguardo spento e… la bocca sporca di sangue.
La Moglie Praticamente Cornuta urlò di terrore. Oh, se urlò.
Poi la Fiamma Morta iniziò a mangiarla.
E la Moglie urlò di dolore. Oh, come urlò.

GLI UOMINI PREFERISCONO LE ZOMBIE

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