28 marzo 2007

Brian The Brain di Miguel Angel Martin



L'ho comprato ieri, visto in una libreria del centro, e l'ho preso subito senza esitazioni. Ne avevo sentito parlare da tempo ed ero molto incuriosito.

Brian Brane è un bambino nato senza calotta cranica, e il suo cervello è quindi scoperto. La causa di ciò sono alcuni esperimenti a cui la madre, per sbarcare il lunario (oltre a prostiuirsi), si è sottoposta presso una casa farmaceutica (la Bio-Lab) e che hanno avuto questi effetti sul feto durante la gravidanza (siamo in un epoca futura dove la ricerca genetica selvaggia è la nuova frontiera, e tra le cure per paraplegici ci si diletta anche a creare conigli fosforescenti). Brian è molto intelligente, oltre ad avere poteri parapsicologici, e la Bio-Lab vorrebbe tenerlo con sè per studiarlo meglio.

Ma la madre non vuole per lui una vita da cavia, e lo manda in una scuola pubblica dove può stare insieme ad altri bambini della sua età, cosidetti "normali". Brian viene inizialmente deriso dai compagni, e diventa amico di quelli che come lui sono considerati "diversi": una ragazzina malata terminale di cancro, una cieca, un paraplegico e un bambino che tiene segreta la sua malattia ai genitori per non spaventarli. Col passare del tempo anche gli altri iniziano ad apprezzarlo, pur restando però sempre dalla parte di Oliver, ragazzino bello e di successo che si diverte a tormentare Brian.

Dopo il decesso della madre, Brian viene accolto al Bio-Lab dove convive bambini che hanno problemi simili ai suoi e dove la sua presenza manda in crisi un altro ragazzo che si sente in condizioni peggiori delle sue.

Nella storia vengono trattati molti temi: oltre ala repulsione del diverso, alla vita che questi fa in mezzo ai "normali" e in mezzo ai "reietti" come o più di lui, vengono anche portati alla luce aspetti della ricerca medica che forse non tutti hanno sott'occhio: l'AIDS è una malattia di serie A perchè è molto diffusa e viene studiata in tutto il mondo, i malati sono assistiti e la condizione della loro vita può avere una dignità, in attesa che qualcosa si smuova e la cura venga trovata. Chi si ammala invece di qualche rara malattia... sono cazzi suoi e basta perchè le ricerche sono compiute con meno mezzi e fondi e intenzioni. Tramite lo studio di un paziente, si possono trovare cure e/o modi per migliorare la vita di chi ha patologie simili, e a volte anche i ricercatori sono costretti a "barare" per evitare che i loro studi siano bloccati da mancanze di fondi.

Una storia fredda e crudele dove su tutto spicca la semplicità di Brian e la sua gioia verso la vita, metafora di quello che succede a tutti coloro che per qualche motivo, vengono considerati "diversi" dagli altri e ne sono visti come fenomeni da freakshow.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Miguel Angel Martin... devo ringraziare mio cugino per avermi procurato, anni fa, la prima edizione in albetti by Topolin.

Me ne innamorai, e provai anche a leggere 'Psychopatia Sexualist' , di cui un altro mio amico possedeva una delle poche copie sfuggite al sequestro.
E questa è stata un'esperienza di lettura non solo disturbante, ma da rimuovere-__-
Martin ha uno stile stupendo, ma davvero difficile da digerire.