10 settembre 2006

Julia vs John Doe



Ogni inizio mese, spuntano in edicola due fumetti pubblicati da due editori diversi, e con protagoinsti personaggi che tra loro non potrebbero essere più antitetici, ma che, proprio a causa della semicontemporaneità delle uscite, finisco per comprare e leggere contemporaneamente.
Il primo dei due è Julia, prodotto dalla Bonelli, e parla delle avventure di una criminologa di una città immaginaria (Garden City), che collabora con gli ispettori del relativo distretto per risolvere casi assolutamente intricati. Data la natura degli eventi, la serie è ben ancorata alla realtà e si trattano argomenti di attualità a sfondo principalmente sociale. La protagonista è una noiosa donna che ha passato la trentina, e sembra volersi autocondannare alla zitellaggine, considerato l'ostinarsi a non voler considerare spasimanti definibili "seri" (l'amico Leo Baxter, che abbandonerebbe la propria carriera di donnaiolo per lei, e il Tenente Webb, scapolo incallito con cui litiga spesso per motivi di lavoro, ma che al di fuori di esso è assolutamente l'anima gemella) invaghendosi invece di impuniti zuzzurelloni con cui poi le cose vanno sempre male... Inoltre la protagoista non ha mai un capello fuori posto, difficilmente si lascia andare, e sembra dimostrare il sex appeal di una sogliola (infatti mi chiedo perchè continui a seguire la serie... poi mi rispondo che è senz'altro merito dell'autore, quel Berardi passato alla storia per Ken Parker, e che qui dispensa perle di saggezza sulle caratterizzazioni dei personaggi e i dialoghi - anche se ogni tanto per risolvere i casi che lui stesso crea si affida troppo alle intuizioni geniali dei characters o a colpi di mero culo...). L'altra serie, di casa Eura, s'intotola John Doe, e parla di un tipo che dirige la Trapassati Inc., società fondata da Morte stessa medesima, affinchè i decessi dei mortali avvegano come prestabilito dalle Alte Sfere. Adesso John ha rubato il posto alla sua ex capessa, che quindi vuole riprenderselo, coadiuvata dal loro figlio (!), dalla sua ex fidanzata (!!) e dalla ex dipendente (!!!) che lo aiutò a fuggire da Morte stessa e che per questo fu torturata per mesi (!!!!). Come fa il ragazzo a resistere a questi terribili avversari? Innanzitutto grazie alla sua faccia di bronzo (non disdegnamai di chiedere favori alle persone a lui più vicine, che regolarmente ci rimettono), alla sua sfacciata fortuna, e alle strafighe che gli sono sempre appresso e che vogliono concedergliela senza che nemmeno lui abbia la scomodità di chiedergliela. Sì, insomma, più che un anti-eroe, un gran pezzo di merda (che odi ma a cui vorresti assomigliare... ). Ogni numero della serie, tra entità umanizzate e umani trasfomati in entità, viaggia all'interno di più un genere diverso, omaggiando letteratura, cinema e altri fumetti: bellissimo il numero di kill bill vs gli zombie e quello con protagonista il mostro di Frankenstain/Hulk/Doomsday, tanto per citarne due.
Insomma, nonostante l'analisi un pò ironica e dissacrante che ho dato, siamo di fronte a due dei migliori fumetti italiani, sicuramente del momento, e forse, di sempre...
Tra tutte e due gli albi, spendereste poco più di 5.00€. Se proprio non volete legere fumetti, invece di spenderli in cazzate, dateli in beneficienza...

1 commento:

Unknown ha detto...

Sto leggendo pure io John Doe e devo ammettere che nn è affatto male. Certo, la mole di fumetti che acquisto chiede che qualcuno soccomba ma le raccolte del buon Johnny mi permettono di sopravvivere.
Julia nn l'ho mai letta e nn mi ispira molto...