28 aprile 2006

X-Factor di Peter David

Mi sono imposto, da un paio di mesi in qua, la lettura di tutti gli X-albi "arretrati", faticosamente recuperati nel corso degli anni. Ho così avuto recentemente l'occazione di iniziare la testata "X-Force", recuperata a prezzo onesto nell'estate del 2003 (!) presso una fumetteria padovana dove mi ero recato ad un raduno del forum Paninicomics (di cui sono transfugo). Nonostante la collana (durata 17 numeri) porti il titolo della serie all'epoca scritta e disegnata dal discusso Rob Liefeld (che a dire il vero se ne andò quasi subito verso Image-nifici lidi...), quello che secondo me era e ne è tutt'ora il pezzo forte è l'X-Factor scritta da Peter David. L'autore famoso per la storica e longeva gestione di Hulk, ci regala una serie piena di spunti, che vanno dal tragico all'umoristico, dall'ironico al sociale, passando per numerose citazioni extrafumettistiche e frecciatine sarcastiche nei confronti di colleghi vari, senza mai dimenticare la caratterizzazione dei personaggi, sui e dei quali ci fornisce punti di vista e approfondimenti psicologici che nemmeno gli autori che li inventarono anni prima avevano saputo portare. L'episodio migliore è sicuramente "X-amination", con la trovata della "sindrome da bancomat", assolutamente geniale. La lettura della serie non è ancora conclusa, ma quando lo sarà (sigh!) penso che le dedicherò una seconda visione "isolata" rispetto alle altre serie-X che sto leggendo in contemporanea, e non è quindi da escludere che non torni a parlarvi di essa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, sono la tua amica Marcella...per il momento i messaggi a sfondo calcistico non arrivano perchè, come ben sai, la mia squadra è talmente bollita che al massimo potrei spedire la foto con un bel vassoio di bolliti misti alla piemontese...prometto che, se dovesse accadere ciò che ti auguri, renderò merito agli avversari pubblicamente. Ciao!