Avreste sentito tutti parlare di quell'obrobrio antisportivo in cui si stanno imbarcando alcuni club italiani, tra cui il "mio" Milan in questi giorni.
Ebbene, BloGGhete dice (per quello che vale) NO!
Perché è contro la meritocrazia e la sportività: anche le squadre "piccole", che per meriti programmatici e di campo (vedi l'Atalanta) o per culo (il Leicester del 2015, non se la prenda il sig. Ranieri: la mia è invidia - mista a stima -) hanno diritto a giocarsela contro "le grandi".
E perché le squadre, seppur blasonate, se non si guadagnano la partecipazione attraverso risultati (e lacrime sudore & sangue) devono starsene a casa (vedi il Milan dal 2014 in poi).
Perchè il discorso di far giocare tra loro le squadre sempre più forti per avere sempre spettacolo è una cazzata. Se il Barcellona è primo nel suo girone e gioca l'ultima giornata contro la Juve già ultima, cosa volete che interessi allo spettatore? E vedere tutti gli anni un Real Madrid - Inter (anzi: Internazionale Milano) non toglie fascino alla sfida, rispetto a quando è dettata dal caso?
Perché i campionati nazionali perderebbero importanza (già ne hanno persa in questi anni).
E quali sarebbero i criteri con cui le cinque "ospiti" sarebbero selezionate? Non togliere palcoscenico ai "fondatori"?
Infine: la competizione sarebbe diretta dagli stessi partecipanti. Vogliamo vedere in grande la stessa caciara che vediamo alle fiere di paese?
Ma dai.
So che in altri sport le "superleghe" esistono e si praticano già da anni. Non mi sono interessato abbastanza alla materia per sapere se funzionino o no. Ma, in base a quanto detto sopra, resto contrario.
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