11 novembre 2008

Oh, dai, iscriviti al fèissbùk!


Si, lo ammetto: anche io ci sono cascato. Il social network che ormai è diventato una delle mode del momento (l'altra è il maispéiss, di cui ho già detto cosa penso, e nel caso non l'abbia già detto lo potete intuire dal fato che mi tenga stretto il mio blogspot...) mi ha cattuarto nella sua rete. Che poi, serve davvero a qualcosa? L'idea del suo inventore (oltre a fare un sacco di soldi) era quella di riunire vecchi compagni di classe, colleghi di lavoro, amici d'infanzia che si sono persi di vista dopo anni di assidua frequentazione.
Stando alla mia esperienza in merito, e a quello che mi dicono gli altri iscritti, praticamente, dopo il classico "ciao come va?" si scambiano quattro formalissime chiacchiere in croce, e poi si cade nel silenzio totale, per poi scadere in quel continuo mandare partecipazioni a petizioni, gruppi, test ecc...
Che poi in pratica è quello che fai nella vita reale: "oh, ciao come stai? ma dai,
no, che storia! Eh, dai, qualche volta ci vediamo a prendere qualcosa al bar che mi racconti". E poi, ovviamente al bar non ci vai.
Qualcuno lo usa come messaggeria istantanea: "OH, quando puoi chiamami, devo dirti una cosa importante!". Il cellulare o l'e-mail, se non vuoi essere invadente, non si usa più?
Insomma... per me il féisbùk è un pacco pazzesco.
O sono io ad essere troppo misantropo?

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