22 agosto 2008

Sono andato ad Amsterdam. Anzi, no, in Olanda

Sono recentemente stato in vacanza in Olanda.
Nel tour, ovviamente, era compresa anche Amsterdam. E' curioso notare cosa succede quando dici agli amici che vai ad Amsterdam. Sorrisini, battutine ammiccanti, mezze frasi, sottointesi. Come se Amsterdam fosse solo quelle due cose che ti portano a sorrisini, battutine ammiccanti, mezze frasi, sottointesi. Ovviamente ci sono anche quelli, ma non solo. Amsterdam è la città che puoi girare in bicicletta (stando attendo agli altri ciclisti ed ai pedoni... e a legare bene la bici quando la lasci), dove sembra stare eternamente e continuamente sui navigli di Milano, solo più grandi e più belli, dove c'è la casa di Anna Frank, dove c'è il museo di Van Gogh (mica un fesso chiunque!) e dove puoi vedere i dipinti del suo degno compare Rembrandt... insomma: non solo una città di canne e ragazze in vetrina.
Quindi, quando un vostro amico va ad Amsterdam, cancellatevi quei sorrisini, evitate le battutine, non ammiccate, risparmiate le mezze frasi e lesinate di sottintesi. Non per forza è un cannaiolo o un puttaniere. Poi magari lo è... ma tanto lì di male non c'è proprio nulla. Alla faccia vostra.

Per quello che riguarda il mio viaggio, questo è proseguito ben oltre la capitale. Harlem, Volendam, Edam... tutte raggiungibili in bicicletta (in Italia le piste ciclabili ci sono solo internamente ad un singolo Comune...), in mezzo ai canali e/o alle dighe (che non sai se è mare o che cos'altro!), e a mucche pecore/capre e cavalli che pascolano su manti verdi che arrivano fino all'orizzonte... e in mezzo a chiuse che sfruttano i progetti fatti da Leonardo da Vinci (mica un pirla qualunque! - e siamo già a due -)

La foto qui sopra si intitola "Il Mangiatore Di Cozze" e propone me durante quella che potremmo definire "l'ultima cena", intento a farsi onore nella gara di mangiata di cozze improvvisata al ristorante specializzato in pesce (invero, sono arrivato secondo).

Un pensiero e un saluto vanno ai miei compagni di viaggio, che è stato breve ma intenso (e penso si sia concluso, purtroppo, sul più bello)

Nessun commento: