16 maggio 2007

Epopea giudiziaria di un nuovo assunto.

ne parlerò più diffusamente in altroquando, ma sto per cambiare lavoro.
sicchè, urgette, oggi, di procurarmi casellario giudiziale e certificato dei carichi pendenti.
bene.
si possono fare in Comune, mi dicono.
male, devi andare in Tribunale a Milano, mi dicono in Comune.
dunque: vado.
mi sveglio tardi (la notte leoni...) e prendo il pullman. Dio mi punisce con la presenza della tipica/classica/stereotipica signora ultracinquantenne delusa dalla vita, dal mondo e da se stessa.
"State attenti perchè a Peschiera Borromeo stanno arrivando gli Ospiti Indesiderati!", dice.
e la mena per TUTTO il viaggio, a riguardo del fatto che i ladri le sono entrati in casa, a lei e a "tutti" i suoi "vicini di casa". e così durante il viaggio inveisce contro Peschiera Borromeo, dicendo che quando stava a Milano stava così bene, e perchè ha cambiato casa, che a Peschiera non ci sono i mezzi (o se ci sono "ce li tolgono da sotto il naso"), se devi buttare un'aspirapolvere "devi portarlo alla discarica, mentre a Milano te lo vengono a prendere a casa" (ora: mia sorella dice che anche a Peschiera te lo vengono a prendere a casa... solo devi telefonare in merito... non sono stato ad approfondire la cosa, ma va bene così), che le strade sono piene di buche...
Dopo 30 minunti di vaneggiamenti, scende.
io finalmente giungo al maestoso palazzo di Giustizia.
mi aggiro per corridoi e saloni, senza riuscire a capire dove dovessi andare... eppure le indicazioni della signora all'ufficio informazioni le avevo seguite puntigliosamente.
poi, esplorato l'ultimo anfratto che mi mancava da ispezionare, ecco lì la tanto ricercata "stanza 500". una fila mica da ridere. quindi, mi chiedo: ma perchè se il casellario e i carichi pendenti li vanno a fare così in tanti... non mettono suddetta sala in zona più semplice da raggiungere? ma tant'è.
ordunque, prendo il numerino, e ritorno sui miei passi, verso la tabaccheria del tribunale, per recuperare i due fogli in carta libera (un modulo prestampato: che razzo di "carta libera" sarebbe?) e le marche da bollo per avere i documenti di cui abbisogno.
il display indica 65. io ho l'82.
poi, Dio, deciso di avermi fatto soffrire abbastanza, mi viene incontro con l'aspetto di una gentile signora filippina, seduta di fianco a me in attesa, che mi omaggia di uno dei due biglietti che ha preso per sbaglio: il 72!
io la ringrazio e le dico che se mi aspetta, le offro un caffè per ringraziarla (prima che pensiate male: era un pò avanti con l'età, quindi non si può classificare l'invito come demagogica operazione di tacchinaggio), ma lei rifiuta.
entro negli uffici al mio turno, e mentre un'anziana e un pò brusca signora compila i moduli, un tizio entra e chiede ad alta voce cosa deve fare per il ritiro. la signora anziana e un pò brusca MI risponde bruscamente di aspettare... poi si accorge che quello che ha urlato NON ero io, e allora gentilmente si scusa e mi spiega il malinteso.
io ringrazio, prendo i documenti e me ne vado, mentre la signora un pò brusca mi saluta gentilmente.
e intanto penso: dal casellario giudiziario risulta "nulla", dai carichi pendenti risulta "negativo", e io ho speso ben 13 EurI e una mattinata di lavoro (nulla di che, tanto me ne sto andando) e un'asciugata da una insoddisfatta sul pullman... per un "nulla" e un "negativo".
se volevano sentirsi dire che sono un "brav fiulett" potevo farli chiamare al telefono da mia nonna... o no?
in compenso mi crogiuolo nella gentilezza della signora filippina che non parla molto bene l'italiano, che mia ha fatto scavallare ben 10 numeri di fila!

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