 Mi sono imposto, da un paio di mesi in qua, la lettura di tutti gli X-albi "arretrati", faticosamente recuperati nel corso degli anni. Ho così avuto recentemente l'occazione di iniziare la testata "X-Force", recuperata a prezzo onesto nell'estate del 2003 (!) presso una fumetteria padovana dove mi ero recato ad un raduno del forum Paninicomics (di cui sono transfugo). Nonostante la collana (durata 17 numeri) porti il titolo della serie all'epoca scritta e disegnata dal discusso Rob Liefeld (che a dire il vero se ne andò quasi subito verso Image-nifici lidi...), quello che secondo me era e ne è tutt'ora il pezzo forte è l'X-Factor scritta da Peter David. L'autore famoso per la storica e longeva gestione di Hulk, ci regala una serie piena di spunti, che vanno dal tragico all'umoristico, dall'ironico al sociale, passando per numerose citazioni extrafumettistiche e frecciatine sarcastiche nei confronti di colleghi vari, senza mai dimenticare la caratterizzazione dei personaggi, sui e dei quali ci fornisce punti di vista e approfondimenti psicologici che nemmeno gli autori che li inventarono anni prima avevano saputo portare. L'episodio migliore è sicuramente "X-amination",  con la trovata della "sindrome da bancomat", assolutamente geniale. La lettura della serie non è ancora conclusa, ma quando lo sarà (sigh!) penso che le dedicherò una seconda visione "isolata" rispetto alle altre serie-X che sto leggendo in contemporanea, e non è quindi da escludere che non torni a parlarvi di essa.
 Mi sono imposto, da un paio di mesi in qua, la lettura di tutti gli X-albi "arretrati", faticosamente recuperati nel corso degli anni. Ho così avuto recentemente l'occazione di iniziare la testata "X-Force", recuperata a prezzo onesto nell'estate del 2003 (!) presso una fumetteria padovana dove mi ero recato ad un raduno del forum Paninicomics (di cui sono transfugo). Nonostante la collana (durata 17 numeri) porti il titolo della serie all'epoca scritta e disegnata dal discusso Rob Liefeld (che a dire il vero se ne andò quasi subito verso Image-nifici lidi...), quello che secondo me era e ne è tutt'ora il pezzo forte è l'X-Factor scritta da Peter David. L'autore famoso per la storica e longeva gestione di Hulk, ci regala una serie piena di spunti, che vanno dal tragico all'umoristico, dall'ironico al sociale, passando per numerose citazioni extrafumettistiche e frecciatine sarcastiche nei confronti di colleghi vari, senza mai dimenticare la caratterizzazione dei personaggi, sui e dei quali ci fornisce punti di vista e approfondimenti psicologici che nemmeno gli autori che li inventarono anni prima avevano saputo portare. L'episodio migliore è sicuramente "X-amination",  con la trovata della "sindrome da bancomat", assolutamente geniale. La lettura della serie non è ancora conclusa, ma quando lo sarà (sigh!) penso che le dedicherò una seconda visione "isolata" rispetto alle altre serie-X che sto leggendo in contemporanea, e non è quindi da escludere che non torni a parlarvi di essa.28 aprile 2006
X-Factor di Peter David
 Mi sono imposto, da un paio di mesi in qua, la lettura di tutti gli X-albi "arretrati", faticosamente recuperati nel corso degli anni. Ho così avuto recentemente l'occazione di iniziare la testata "X-Force", recuperata a prezzo onesto nell'estate del 2003 (!) presso una fumetteria padovana dove mi ero recato ad un raduno del forum Paninicomics (di cui sono transfugo). Nonostante la collana (durata 17 numeri) porti il titolo della serie all'epoca scritta e disegnata dal discusso Rob Liefeld (che a dire il vero se ne andò quasi subito verso Image-nifici lidi...), quello che secondo me era e ne è tutt'ora il pezzo forte è l'X-Factor scritta da Peter David. L'autore famoso per la storica e longeva gestione di Hulk, ci regala una serie piena di spunti, che vanno dal tragico all'umoristico, dall'ironico al sociale, passando per numerose citazioni extrafumettistiche e frecciatine sarcastiche nei confronti di colleghi vari, senza mai dimenticare la caratterizzazione dei personaggi, sui e dei quali ci fornisce punti di vista e approfondimenti psicologici che nemmeno gli autori che li inventarono anni prima avevano saputo portare. L'episodio migliore è sicuramente "X-amination",  con la trovata della "sindrome da bancomat", assolutamente geniale. La lettura della serie non è ancora conclusa, ma quando lo sarà (sigh!) penso che le dedicherò una seconda visione "isolata" rispetto alle altre serie-X che sto leggendo in contemporanea, e non è quindi da escludere che non torni a parlarvi di essa.
 Mi sono imposto, da un paio di mesi in qua, la lettura di tutti gli X-albi "arretrati", faticosamente recuperati nel corso degli anni. Ho così avuto recentemente l'occazione di iniziare la testata "X-Force", recuperata a prezzo onesto nell'estate del 2003 (!) presso una fumetteria padovana dove mi ero recato ad un raduno del forum Paninicomics (di cui sono transfugo). Nonostante la collana (durata 17 numeri) porti il titolo della serie all'epoca scritta e disegnata dal discusso Rob Liefeld (che a dire il vero se ne andò quasi subito verso Image-nifici lidi...), quello che secondo me era e ne è tutt'ora il pezzo forte è l'X-Factor scritta da Peter David. L'autore famoso per la storica e longeva gestione di Hulk, ci regala una serie piena di spunti, che vanno dal tragico all'umoristico, dall'ironico al sociale, passando per numerose citazioni extrafumettistiche e frecciatine sarcastiche nei confronti di colleghi vari, senza mai dimenticare la caratterizzazione dei personaggi, sui e dei quali ci fornisce punti di vista e approfondimenti psicologici che nemmeno gli autori che li inventarono anni prima avevano saputo portare. L'episodio migliore è sicuramente "X-amination",  con la trovata della "sindrome da bancomat", assolutamente geniale. La lettura della serie non è ancora conclusa, ma quando lo sarà (sigh!) penso che le dedicherò una seconda visione "isolata" rispetto alle altre serie-X che sto leggendo in contemporanea, e non è quindi da escludere che non torni a parlarvi di essa.21 aprile 2006
Smallville: il grande inganno

Guardando smallville, tutti pensano di vedere un telefilm su Superman. Non sanno che in realtà stanno guardando un telefilm su Superboy. Perchè superman prima di essere tale, era Superboy. Ma, visto che è un supereroe senza costume (non nudo), è cool. E allora va bene. Se Clark avesse già il suo costume e si facesse chiamare Superboy la serie farebbe schifo a tutti. A me lo fa già così. Con le "Lois & Clark" degli anni '90 pensavo avessimo toccato il fondo. Ora l'abbiamo grattato e siamo usciti dall'altra parte.
Che schifo.
15 aprile 2006
The CUrse - Audioslave
Help me I dont know what Im doin 
Help me before I fall to ruin
 And if I'm blind, I will lead you on 
Come follow me now, 
before our time is gone
 [Chorus]
And as you're laughing at this fool tonight
 Let me rid myself of any line that 
I might choose to trip you up 
And as I'm howling at the moonlight, 
dont you kid yourself I
 will be your luck and never be your curse
Never be your curse
Help me I don't know what Im saying 
Sometimes this tongue can be betraying 
And if I'm wrong, is that such a crime?
 And if you want, you can set my words to right
 [Chorus]
So as you're laughing at this fool tonight 
Let me rid myself of any line that 
I might choose to trip you up 
And as I'm howling at the moonlight,
 dont you kid yourself 
I will be your luck, yeah
And if your eyes forget to well
 And if your lies forget to tell
 And if our paths forget to cross 
It doesn't mean you're lost
[Chorus]
So if you're laughing at this fool tonight
 Let me rid myself of any line that 
I might choose to trip you up 
And as I'm howling at the moonlight, 
dont you kid yourself 
Even at my worst
As you're laughing at this fool tonight 
Let me rid myself of any line that 
I might choose to trip you up 
And as I'm howling at the moonlight, 
dont you kid yourself 
I will be your luck 
Even at my worst 
I will be your luck 
never be your curse 
14 aprile 2006
Last Resort (Papa Roach)
Cut my life into pieces I've reached my last resort, suffocation, no breathing Don't give a fuck if I cut my arms bleeding Would it be wrong, would it be right If I took my life tonight, chance are that I might Mutilation out of sight and I'm contemplating suicide Cause I'm losing my sight, losing my mind Wish somebody would tell me I'm fine Nothing's alright, nothing is fine I'm running and I'm crying I never realized I was spread too thin Till it was too late and I was empty within Hungry, feeding on chaos and living in sin Downward spiral, where do I begin It all started when I lost my mother No love for myself and no love for another Searching to find a love upon a higher level Finding nothing but questions and devils Cause I'm losing my sight, losing my mind Wish somebody would tell me I'm fine Nothing's alright, nothing is fine I'm running and I'm crying I can't go on living this way 
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Dai, le mummie sembrano quelle del celebre gioco in scatola...
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Yo yo yo Pippo Inzaghi segna per noi! PS: Macellazzi????? si è redento dalla malefatta dell'altr'anno. BraFo!!!
- 
Grande attore, mito dell'infanzia di molti, ma anche grande nuotatore. RIP
 
 
 
