25 dicembre 2012

BUON NATALE!!!

Sì, avevo detto niente topic natalizi tranne quello là.
Ma è Natale. Quindi chissenefrega.

Mi pare che con una cosa si possano ignorare le promesse.
 
 
Poi, oh, è Holly. Potremmo cantare Oh Holly Night... :-P

20 dicembre 2012

LA FINE DEL MONDO?

Onestamente, cosa farei se domani finisse il mondo?
Quest'anno era partito con il miglior ottimismo. Sogni da realizzare, obiettivi mancati di poco in passato da raggiungere, linee già tracciate da seguire, tentativi di portare a casa qualcosa di più di
quello fatto in passato.
- IlI primi,  ci ho provato. In fondo ci sarei anche riuscito, ma non nel modo che volevo io. Ho lasciato stare, senza nessun rimpianto, ma contento comunque di poter dire "io ci ho provato.
- Sul secondo ho persistito, anche stavolta ci sono andato vicino, mi sono illuso. Purtroppo la situazione persiste, c'è stato adirittura un peggioramento, e sembra che andando avanti non migliorerà di certo.
- Sulle terze, mi rendo conto essere le uniche cose che mi diano soddisfazione realmente.
- L'ultima cosa, credo ormai non facci più per me. Amen.

QUindi torniamo alla domanda iniziale: cosa fare se domani finisse il mondo?
Se avessi la certezza di una cosa rapida e indolore, non mi dispiacerebbe neanche tanto. Lascio qualche rimpianto? Credo che da come sono partito, abbia fatto tutto quello in mio potere. Progetti irrealizzati? Sì, ma alla fine erano miei solo in parte.

Chissenefotte. In merito alla "fine del mondo" dissi la mia già tempo fa: QUI

03 dicembre 2012

Robert Bloch - Racconti dell'Orrore

Ho quasi finito di leggere un "mattonazzo" di diverse centinaia di pagine dello scrittore sopra citato (l'autore di Psycho, da cui il celebre film).
Trattasi di raccolta di racconti horror (oddio, non sempre a dire il vero) pubblicati tra gli anni '50 e '60 su varie riviste più o meno pulp (alcuni sono comparsi anche su playboy, anche se di pepato hanno ben poco). Si va dall'ambientazione contemporanea a quella futurista, a viaggi in altri pianeti e nel tempo. Un repertorio molto vario in cui l'autore sembra sempre trovarsi a suo agio.
Il livello medio è molto buono, anche se un paio di ciofeche inevitabilmente, ci sono state.
La cosa che accomuna tutti i racconti è che dopo uno sviluppo della storia "normale", si arriva ad un finale secco, tagliato di netto, successivo ad un colpo di scena (cosa tipica della narrativa dell'epoca, non solo "scritta").

Consiglio l'autore (il libro in questione è stato acquistato ad una bancarella dell'usato, è molto vecchio e conciato, dubito lo trovereste in giro...) a chi non lo conoscesse e gli capitasse di trovarlo in giro.

BIO DELL'AUTORE