24 aprile 2009

esperienze extracorporee



A volte mi piacerebbe prendere la gente, portarla fuori dal proprio corpo, mostrargli quando mantiene quegli atteggiamenti che critica negli altri, e commentarli insieme.

E sì, piacerebbe fare lo stesso viaggio anche a me.

20 aprile 2009

x-factor, alla fine ha vinto Matteo.





Cioè, uno torna da nuoto, e, cavolo, è stanco... non capisce più una mazza!
E cosa c'è di meglio di una gara canora per farlo rilassare?
X-Factor è stata la (mia) scoperta televisiva della stagione. I simpatici Bastard, le carinissime Sister of Soul, le gnocche Ambra Marie e Noemi, e alla fine, lui, il vincitore: Matteo Beccucci. Una voce classica, ma grintosa, che sa interpretare sia classici della canzone italiana, che internazionali. Talvolta agressivo, altre volte romantico, sempre moderno, giganteggia con la sua voce come niente fosse.
Probabilmente è stato favorito dal fatto di essere il più "maturo" tra i concorrenti in gioco, ma quando uno c'ha classe, tutti sull'attenti.
Piazza d'onore per i Bastar Sons Of Dioniso, rampante terzetto della Val Sugana, che potrebbero diventare i Green Day italiani.
Come già detto, ingiustamente esclusa dalla finale Noemi, il cui singolo però gira già per radio con grande piacere degli ascoltatori.
Una stagione di X-Factor che ci ha regalato almeno tre potenziali nuovi talenti, a cui si affiancano l'Ambra Marie, il Nordio, e (anche se a me non piace molto il loro stile...) Daniele Magro e Jury (che pensavo essere albanese... invece è bresciano... pota!).

Tra l'altro ho scoperto proprio ieri sera che l'anno scorso non vinse la "cassiera" Ferreri ma gli Aran Quartet (che ho visto UNA volta come inviati di Quelli Che Il Calcio), il cui album è uscito ad un anno di distanza dal successo... mah!

17 aprile 2009

ancora X-Factor!!!

Enrico: STAITWAY TO HEAVEN


Noemi (che ingiustamente non è giunta in finale): ALTROVE




Bastard Sons Of Dioniso featuring i Farias: EPPUR MI SON SCORDATO DI TE





Domenica c'è la finale: Matteo, i Bastard e Jury. Io tifo per uno dei primi due, l'altro non mi piace. Purtroppo manca Noemi...

16 aprile 2009

tanta voglia di forca

QUI trovate la fonte, nel caso non ci crediate


Si sente male al volante, linciato in strada
di Maria Elena Vincenzi
Scambiato per pirata delle strada, linciato, ridotto in fin di vita. E ora, dopo qualche giorno in terapia intensiva, Gianfranco Gargiulo è fuori pericolo ma resta ricoverato al reparto di neurologia subintensiva del Gemelli.

Una storia degli equivoci, secondo i parenti della vittima, con un finale tragico. Giovedì scorso, il 9 aprile, Gianfranco Gargiulo, stava tornando a casa dopo il lavoro a bordo della sua macchina. In via dell´Acqua Fredda, all´incrocio con via Boccea, si sente male. Una crisi ipoglicemica gli fa perdere il controllo dell´auto. E lo fa urtare contro un altro veicolo, la macchina si cappotta e va a sbattere contro altre vetture. Scatta una reazione a catena e l´incidente coinvolge in tutto 11 mezzi.

La velocità era ridotta, i feriti sono tutti lievi, compreso Gargiulo. Che, però, poco lucido per il malore o forse impaurito per la reazione degli altri automobilisti, decide di incamminarsi verso casa. «Mi sentivo morire - ha detto al fratello - volevo tornare a casa dalle mie bambine». Ma nemmeno il tempo di allontanarsi e viene aggredito da alcune delle persone coinvolte nell´incidente. Pugni, calci, insulti. A cui si uniscono anche quelli di alcuni passanti. Lo accusano di essere un pirata, di aver tentato di scappare. E viene lasciato in terra con un trauma cerebrale per cui ha subito un intervento di quasi quattro ore. Lo ritrova la polizia e quando arriva al Gemelli è in fin di vita.

Ma l´agonia non è finita. Continua il giorno dopo quando giornali e televisioni parlano di un pirata della strada che ha causato un incidente in zona Boccea. A quel punto i parenti di Gargiulo decidono di raccontare la loro versione. «Mio fratello è un ingegnere, un padre di famiglia con due bambine piccole, una bravissima persona - dice Corrado - non ha mai preso una multa. Non è un pirata della strada, non sarebbe mai scappato. E se è successo tutto ciò è solo perché si è sentito male». E le analisi del sangue a cui è stato sottoposto rivelano una anomalia glicemica, ma nessuna traccia né di alcol, né di droga. In compenso, per le botte, oltre a un trauma cranico, ha lividi sul viso, sulle braccia, sulla schiena.

«I giustizieri della strada - spiega la cognata - dovrebbero andare al Gemelli e guardare negli occhi lividi e gonfi il pirata giustiziato e spiegarci come e quando hanno deciso di credere che la giustizia che condanna la violenza si deve servire della violenza per trionfare e spiegare com´è possibile che un uomo venga pestato a morte solo perché a 1 km da casa ha avuto un malore». (15 aprile 2009)




Capisco che certi fatti, gonfiati dai giornali(sti), con tute le loro parole altisonanti che sembrano uscite da un romanzo incitino le folle, e capisco che ognuno di noi si incazzi per motivi "stradali" (ah, giusto una settimana fa mi stavano tirando sotto mentre attraversavo al semaforo col verde), però credo che il vecchio adagio secondo cui PRIMA bisogna pensare, e POI agire, sia sempre attuale.

09 aprile 2009

siamo tutti come noi (Pooh)

Pensi alla gente
son sempre le altre persone per noi
strani compagni di viaggio
con niente in comune con noi
con le loro città
con i loro incidenti al di là di un confine
che non passeremo mai.

Guardo la gente e non hanno mai niente
da dire per me

siamo da soli però non vogliamo sapere perché
nelle loro città
con milioni di amori e di macchine uguali
forse c'è felicità.
Goccia per goccia
dev'essere entrato qualcosa in me
forse un passaggio di donna
o una curva improvvisa perché
sono uscito in città
e non ero più quello che guarda dal treno
siamo tutti come noi.
Cambierò tutti i colori di casa mia
né barricate né armi
vieni a chiamarmi qui.
Cambierà la maledetta certezza mia
se qualche gatta di razza il cuore mi scoprirà
è un favore che mi fa.
Faccia per faccia vi aspetto
e si vede di tutto tra noi
c'è chi assomiglia all'inverno
e nessuno è perfetto direi
per fortuna però
c'è una stanza dei sogni per ogni stagione
chi ci viene insieme a me?
Scoprirò che se stai bene non piove mai
che quando deve scoppiarmi un pianto son fatti miei.
Scoprirò chi mi assomiglia e chi non mi va
quella che sbaglia un amore al giorno
non manca mai
siamo tutti come noi.